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M. Maestrelli: “Babbo alla Lazio ha trovato ciò che cercava. La nostra storia…”

Massimo Maestrelli
Le parole di Massimo Maestrelli, figlio dello storico allenatore Tommaso, a margine dell'evento per il 50° anniversario dallo scudetto del 74
Stefania Palminteri Redattore 

A margine dell'evento 'Diario di un sogno' ai canali ufficiali del club è intervenuto anche Massimo Maestrelli, figlio del compianto Tommaso, allenatore di quella storica Lazio campione d'Italia del '74. Queste le sue parole.

“Sono incredulo e stupito: non avrei mai pensato a distanza di cinqunt’anni di vedere la gente così, dalla persona di 70 anni al 13enne con le lacrime agli occhi. C’è stato un momento in cui se non piegavo le gambe cadevo a terra. Pensavo di essere più strutturato a 60 anni e invece non è così. Mi emoziono tutte le domeniche quando si canta l’inno. Alla base c’è qualcosa che Babbo ha fatto di veramente grande. Quando ha scelto la Lazio ha capito di aver fatto una scelta definitiva, non ha scelto la Lazio per arrivare alla Juve o alla Nazionale, anche se ne ha avuto le possibilità. Alla Lazio ha trovato quello che cercava, non cercava nient’altro. Ed è stato fortunato perché anche la salvezza dell’ultima giornata a Como l’ha ripagato di tanti sacrifici. 

Parlavo l’altro giorno con Bigon, che è stato a Foggia, e mi ha detto che facevano il 4-3-3. E quando gli allenatori delle squadre avversarie lo vedevano dicevano: ‘Cos’è? Perché si mettono quei tre davanti? Si gioca con due punte’. Eravamo due bambini molto curiosi e chiedevamo qualsiasi cosa a lui. Quando leggemmo ‘Maestrelli esonerato’ sul giornale non sapevamo neanche cosa volesse dire. Lui fu come colpito e ferito nell’orgoglio, a quel punto disse: ‘Devo star qui e fare quello che ho intenzione di fare’. Magari senza quell’articolo le cose sarebbero andate in un modo diverso. La storia della Lazio è diversa da tutte le squadre.

Non ci sono squadre che possano avere le nostre caratteristiche e le nostre sofferenze. La Lazio è l’unica squadra a non aver fatto la Champions ma perché era la Lazio. Muore Fiorini, che penso sia il giocatore ad aver fatto il gol più importante della storia della Lazio e fra 30 giocatori muore lui. Abbiamo una storia particolare ma rara e oggi le persone che c’erano allo stadio si sono commosse ed emozionate tutte. E vedere queste cose in uno stadio di calcio nel 2024 credo non sia possibile, c’è stato un miracolo sportivo all’Olimpico. 

Il compleanno del 19 maggio ‘74? Babbo ci compro una camicia con lo Scudetto e facemmo il viaggio sul pullman da Roma a Bologna con questa camicia celeste con lo Scudetto. Poi ci regalò due motorini rossi della Malaguti che non pensavo neanche esistessero. Ricordiamo anche che il 19 maggio è una data importante per la Lazio, che ha vinto una Coppa in quella data (la Coppa delle Coppe, ndr). Altre date importanti sono il 7 ottobre, il compleanno del Babbo, era prima giornata di campionato e il 19 maggio, il giorno del compleanno mio e di Maurizio, l’ultima giornata di campionato. Quindi quel campionato si poteva solo vincere. Tante cose belle in quella Lazio ma la cosa più bella è la giornata di oggi”. 

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