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Marchegiani: “Lazio, poche soluzioni offensive. E il blocco del mercato…”

Marchegiani
Le parole dell’ex portiere biancoceleste sul momento della squadra di Maurizio Sarri e in vista della stracittadina in programma domenica
Edoardo Pettinelli Redattore 

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Si avvicina il derby della Capitale, la Lazio ospiterà la Roma in una stracittadina importante per entrambe le squadre. E proprio in vista della gara è intervenuto sulle colonne del Corriere della Sera l’ex portiere biancoceleste Luca Marchegiani. Queste le sue parole: “La Lazio vive una fase altalenante. La partita di Como era stata difficile, contro un avversario che mi ha impressionato per la qualità, le altre due dovevano essere gare alla portata. Col Sassuolo sono mancate soluzioni, ritmo, qualità. Mi sembra che i biancocelesti abbiano perso un po’ di spensieratezza. Il derby può essere davvero significativo”.

Quali sono i problemi principali della Lazio?

Non ci sono molte soluzioni offensive, tira poco in porta, quando attacca non dà la sensazione di essere pericolosa”.

Come si trovano soluzioni?

A centrocampo mancano doti offensive e non ci sono bomber di prima fascia. Il collettivo deve crescere, deve avere più convinzione. Penso che inconsciamente i giocatori provino delusione e frustrazione a causa del mercato bloccato. Il gruppo però dovrebbe aver voglia di fare meglio dell’anno scorso. A me sembra che la squadra cerchi di fare, che si impegni, ma che non sia scattata quella voglia di dimostrare”.

Sarri può soffrire il fatto che la squadra sia stata costruita per Baroni?

Credo possa fare un campionato più che dignitoso, ma serve di più in fase offensiva”.

Fuori dai denti: chi preferisce tra Svilar e Provedel?

Sono bravi entrambi. Svilar per rendimento è stato il miglior portiere della A. Provedel viene da una stagione complicata, ma è di livello”.

Chi affronta il derby per la prima volta lo vive in modo diverso?

Gli esordienti se lo godono di più. C’è un po’ di incoscienza che porta a non soffrire. Dall’altra parte c’è l’esperienza, accompagnata però dal senso di responsabilità. Io me lo sono goduto più le prime volte”.

Ha un derby preferito?

Marzo 1994: vincemmo 1-0 e parai un rigore a Giannini. Difficile chiedere di più”.

Cosa deve fare la Lazio per imporsi?

Puntare sull’organizzazione di gioco. Restare calma se la partita la dovesse fare la Roma. Gasperini costringe spesso gli altri ad allungarsi”.

Chi rischia di più?

Entrambe, allo stesso modo. La Lazio è più indietro in classifica, ma l’ambiente Roma non è serenissimo e anche i giallorossi faticano a creare. Un po’ di delusione, anche per il mercato, credo ci sia”.