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Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Dario Marcolin è tornato a parlare della Lazio della stagione 1999/2000, la storica squadra guidata da Eriksson e in grado di vincere lo Scudetto in quella stagione. Marcolin ha poi soffermato il proprio racconto su Eriksson e Mihajlovic, con cui ha condiviso un rapporto speciale. Queste le parole di Marcolin.
"Quando ho smesso io tutti volevano fare gli allenatori, oggi la maggior parte vuole lavorare in televisione. Caratterialmente ero tarato per essere un uomo spogliatoio. Sono stato capitano della Nazionale Under 21 campione d'Europa. Ho organizzato io la festa scudetto della Lazio. I compagni mi volevano bene così come gli allenatori. Alla Lazio ho avuto Zoff, Zeman e Eriksson".
ERIKSSON - : "Le partite a tennis con lui! A volte vincevo, a volte no. Era il classico 'pallettaro', uno scambio durava quindici o venti colpi. Una persona perbene, aveva una soluzione per tutto e per tutti, nello spogliatoio nessuno ce l'aveva mai con lui, nemmeno quelli che non giocavano. Aveva 30 calciatori in rosa? Costruiva trenta rapporti importanti. Un gentiluomo. Quella grande Lazio è merito suo e della sua calma. Poi in campo si affidava molto ai suoi giocatori: numero uno nella gestione dello spogliatoio".
MIHAJLOVIC - : "Le nostre famiglie sono molto unite. Ho vissuto Sinisa in ogni sua fase. Papà straordinario, severo ma poi si scioglieva appena i ragazzi gli facevano gli occhioni. Allenatore diretto. Pretendeva sempre qualcosa di nuovo, mi martellava su questo".
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