Fernando Meira, ex difensore che nella stagione 2008/09 ha vestito la maglia del Galatasaray, durante l'antivigilia della sfida della Lazio in Europa League contro i turchi è intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste dove ha detto la sua sull'incontro. L'ex calciatore sa che la sfida vedrà opporsi due squadre con grandi ambizioni europee. Tuttavia, i padroni di casa potrebbero fare affidamento su un bomber come Ciro Immobile: pericolo pubblico numero uno per le retroguardie avversarie. Nel corso della chiacchierata, il portoghese ha anche ricordato quando fu lui ad affrontare i capitolini all'Olimpico. L'appuntamento con la sfida conclusiva del Gruppo E è previsto per giovedì prossimo presso l'impianto sportivo più noto della Capitale. Di seguito le sue parole:
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Lazio-Galatasaray, Meira: “Terim e i suoi se la giocheranno all’Olimpico”
Ancora poche ore e la Lazio sarà chiamata a sfidare in casa il Galatasaray nel match decisivo di Europa League
Sul match decisivo
"Sarà una sfida importante e difficile per tutti e due i club. Il Gatasaray in campionato sta faticando, mentre in Europa League sta facendo bene. Lì ha conquistato punti importanti. La Lazio è forte e competitiva. Ha dei giocatori pericolosi ma non è imbattibile. Per questo mi aspetto una buona prestazione da parte degli uomini di Terim. Punteranno a tornare in Turchia con il primato del girone e con l'accesso agli ottavi di finale. Il Gruppo E è stato un girone difficile composto da grandi squadre. Si sapeva che sarebbe stato incerto. Non sarà facile giocare contro un grande attaccante come Immobile, è lui il migliore nella storia della Lazio. Se ce la farà a recuperare, i difensori del Galatasaray dovranno stare attenenti. Uno come lui può colpire in qualsiasi momento. Sa attaccare alla perfezioni gli spazi, servirà il gioco di squadra per fermarlo".
Spazio ai ricordi
"Ricordo la sfida con la Lazio, ero agli inizi della mia carriera e perdemmo 2-1 all'Olimpico. Era una grande squadra anche quella. Fu un piacere affrontare tutti quei campioni. C'era gente come Nesta, Nedved, Boskic e Signori".
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