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Il Milan può scatenarsi con i suoi attaccanti: la chiave tattica del match

Milan, squadra

La Lazio, dopo la debacle, del “Maradona", affronta il Milan per il posticipo della giornata numero trentatré di campionato

redazionecittaceleste

Di Michela Catena

La Lazio, dopo la debacle, del “Maradona", affronta il Milan per il posticipo della giornata numero trentatré di campionato. Un’altra finale, forse quella definitiva per continuare a sognare la Champions League. Solo con una vittoria, infatti, contando anche il recupero con il Torino, i biancocelesti saranno ancora dentro alla corsa. Diversamente probabilmente sarà bandiera bianca con qualche giornata d’anticipo. Contro ci saranno i rossoneri che stanno attraversando un momento di leggera flessione, dopo il dominio del girone d’andata che li ha resi a lungo la capolista e squadra da battere, nonché campione d’inverno prima di cedere il passo all’Inter di Conte. Gli uomini di Pioli sono attualmente secondi ma sentono pesantemente il fiato sul collo delle inseguitrici. Servono risultati, altrimenti si metterà male. C’è da dire che i problemi e le prestazioni altalenanti sono da ricondurre esclusivamente ai match giocati in casa a “San Siro” (vedi la sconfitta con il Sassuolo di mercoledì scorso) mentre fuori hanno un passo da scudetto, mai tenuto nella loro storia. 13 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in 15 gare! Sono ben avvisati Inzaghi e i suoi, che provengono a loro volta da nove vittorie consecutive in casa. Strisce a confronto dunque. D’altro canto i rossoneri sono una squadra che attaccano e lasciano poco campo agli avversari.

 Milan, gruppo

La chiave tattica

Il Milan interpreta il 4-2-3-1 in cui davanti la fantasia dei suoi attaccanti si scatena tutta a partire da Ibrahimovic. Tanto micidiale quando in campo, quanto discontinuo nelle presenze a causa di acciacchi e problemi veri. Lo svedese resta comunque il fuoriclasse assoluto di questa squadra. Molto temibile con Calhanoglu sui piazzati e i colpi da fuori, mentre Kessiè è l’impeccabile cecchino dal dischetto. La forza d’urto milanista continua con le sgroppate di Hernandez, un’ala aggiunta più che un terzino. Sarà importante aggredirli e non farsi aggredire.