Milan-Lazio rischia di fare scuola: sbarca in Serie A il Var a chiamata?

Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >

Milan-Lazio rischia di pesare tanto nell'economia di una scelta che, da tempo, è più che un'ipotesi per la Serie A che verrà. Tra protocolli poco chiari e interpretabilità soggettiva, gli interventi codificati che il Var dovrebbe operare, in realtà, diventano sempre più oggetto di discussione. Emblematico il caso Collu-Di Paolo: secondo il parere dei vertici arbitrali, infatti, Collu avrebbe preso la decisione corretta, non sanzionando il tocco di gomito di Pavlovic sul tiro di Romagnoli. Così, invece, l'errore sarebbe ricaduto sul varista, reo di aver rischiato di trarre in inganno il fischietto sardo (sebbene il designatore Rocchi, non appena ne ha occasione, ribadisca che "preferisce sempre una revisione in più che una in meno").

Il Var e i suoi interventi fanno sempre più discutere, a tal punto che ogni giornata di Serie A regala un nuovo caso controverso e indecifrabile. Il futuro, quindi, potrebbe essere quello del Var a chiamata, che si sta sperimentando in Serie C. Il protocollo prevede una postazione a bordo campo, dove un quinto ufficiale mostra le immagini all'arbitro centrale senza, però, fornire una valutazione propria. Le chiamate al monitor, chiamate challenge, sono due e le responsabilità ricadrebbero solo ed esclusivamente sugli allenatori, ovviamente consigliati da calciatori e staff tecnico. Se la chiamata è corretta, la carta per chiamare il challenge resta a disposizione della squadra, altrimenti si perde. Una possibile rivoluzione per il Var e per la Serie A.