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Mirra: “Dopo la prestazione con il Bodo alla Lazio serve una reazione”
Questa mattina ai microfoni di Radiosei durante "Quelli che hanno portato il calcio a Roma" è stato intervistato Vincenzo Mirra, attuale collaboratore tecnico di Giuseppe Iachini. In particolare, nel corso dell'intervista l'ospite ha parlato del derby, di Paolo Di Canio e della brutta sconfitta della Lazio arrivata giovedì scorso contro il Bodo/Glimt. Di seguito le sue dichiarazioni:
"Il derby del 6 gennaio 2005? Ricordo che negli spogliatoi, la settimana prima, mandavamo solo inni della Lazio. Comandava tutto Di Canio. C'è una similitudine tra allora e oggi. A livello psicologico io e Papadopulo avevamo sostituito Caso. La Roma era favorita perché era al completo, noi con tanti infortuni. L’essere sfavoriti portò i fratelli Filippini e Di Canio a fare una gara straordinaria.
Dopo la prestazione incommentabile con il Bodo alla Lazio serve una reazione, almeno a livello psicologico. Alla vigilia del derby del 6 gennaio mister Papadopulo disse che voleva 11 Di Canio in campo. Puntò sull'appartenenza, fattore che oggi un po' manca. Col Bodo poteva andare ancora peggio. Quando la gara si mette male, la Lazio fatica a reagire. Sembra qualcosa di caratteriale, se si sbaglia l'approccio la Lazio non sembra poter usare un piano B. I giocatori devono capire la difficoltà e passare al piano B. La Roma, diversamente, con Ranieri ha un tecnico preparato, in grado di cambiare in corsa".
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