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Lo scaldabagno funziona regolarmente, la siepe è tagliata a regola d’arte e lo sbancamento per la realizzazione dell’Academy è in corso. Formello è un centro sportivo all’avanguardia. Per non parlare del piano Flaminio che darà una svolta. State tranquilli il “progetto Lotito” non avrà sussulti. Non sono i risultati sportivi la sua priorità.
Certo, il mancato ingresso in una competizione europea lo costringerà a qualche ora di lavoro in più, visto che adesso il “progetto” prevederà la cessione di qualche giocatore - diciamo così - più pregiato, per andare avanti. Ma la gestione non va di pari passo con la passione.
Qualsiasi tifoso della Lazio non può entrare nella sua testa, né viceversa. L’obiettivo è galleggiare e autofinanziarsi. E lo si fa con i suoi amici. Con i Lotito boys e non con direttori sportivi professionisti e professionali. Non con dirigenti in grado di alzare la famosa asticella delle ambizioni della Lazio. Fabiani non si dimetterà, neanche dopo aver fatto peggio di Tare. Baroni non se ne andrà neanche dopo aver contribuito a realizzare una delle peggiori stagioni della storia della Lazio visto che mai in 125 anni di storia si era riusciti a subire sei gol all’Olimpico. Magari lo manderanno via ma per prendere un altro Baroni e scaricare su di lui gli insuccessi della Talent room. Non arrovellatevi la testa perché se un presidente non ha passione non potrà mai guidare un’azienda che si basa sulla passione. Fatevene una ragione.
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