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Onorato: “Flaminio alla Lazio? Gli stadi tra le priorità, ho parlato con Lotito”

Stadio Flaminio

Le parole dell’assessore a Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda sullo storico stadio, che potrebbe tornare a essere la casa dei biancocelesti

redazionecittaceleste

È una lunghissima intervista quella concessa da Alessandro Onorato, il nuovo assessore a Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda, al Corriere dello Sport. Di seguito un estratto in cui si parla anche della possibilità Flaminio per la Lazio. “Il Dipartimento Sport di Roma Capitale oggi spende più soldi in guardiania di impianti sportivi comunali chiusi che per la promozione sportiva, 850mila euro contro 800mila. Roma deve tornare a essere la Capitale mondiale dei grandi eventi, aver rinunciato alle Olimpiadi del 2024 è il peccato originale. La Ryder Cup nel 2023 sarà il primo evento di rilievo per importanza commerciale. Vogliamo rilanciare la Formula E raddoppiando le date. Nel 2024 avremo gli Europei di atletica, questo agosto quelli di nuoto. Nel 2023 vogliamo organizzare la gara inaugurale degli Europei maschili di pallavolo. E siamo pronti a stendere il tappeto rosso a Gravina per gli Europei di calcio del 2028”.

Manifestazione per il Flaminio

Priorità stadi

La realizzazione degli stadi di Roma e Lazio è tra le priorità di questa amministrazione. Vogliamo affrontare il tema in modo serio, siamo disposti ad ascoltare le proprietà. I nostri obiettivi sono chiari: promuovere lo sport di base, investire sull’impiantistica sportiva e promuovere grandi eventi. Il Flaminio? Ho parlato con Lotito, ma più delle parole contatto i fatti. Se Lotito vorrà presentare un progetto per fare del Flaminio lo stadio della Lazio, saremo pronti a valutarlo. Entro un mese finiremo il censimento degli impianti comunali chiusi, dal piccolo campo di quartiere al Flaminio. Sono tutti impianti da restituire a imprenditori, associazioni e società sportive”.

La fede calcistica

Io sono laziale e con Gualtieri, romanista, la convivenza è goliardica e positiva. Sono diventato della Lazio per colpa o merito di un amico di mio fratello. Mi portò in Curva Nord da bambino, ricordo che comprò il biglietto al Lazio Club Re Cecconi, che oggi non esiste più. Costava 21mila lire all’epoca il biglietto”.