cittaceleste news Pallavicini: “Lotito, i telefoni e non solo. Quando liberammo Pandev dalla Lazio…”

news

Pallavicini: “Lotito, i telefoni e non solo. Quando liberammo Pandev dalla Lazio…”

Goran Pandev
Le parole dell’ex agente che, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato anche di alcune situazioni che coinvolgono i biancocelesti
Michele Cerrotta

Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >

Lunga intervista sulle colonne della Gazzetta dello Sport per Carlo Pallavicino, ex procuratore coinvolto anche in alcune situazioni in casa Lazio. A partire dal ricordo delle trattative con Lotito: “Il tempo non esiste, si dilata e si annulla, non è mai regolare. Moggi ci dava appuntamenti e si presentava il giorno dopo, verso sera. Lotito ti lasciava per ore in attesa di presentarsi e travolgerti con i suoi monologhi. Provavi a farlo notare, presidente siamo qui da ore…balbettando un vago malumore, sperando di metterti nella posizione di vantaggio di chi aveva sprecato un giorno nell’attesa così da meritare qualcosa.

Ti rispondeva: 'Che cazzo vuoi, ero in Parlamento a lavorare per il Paese!!!! Con tre punti esclamativi, o anche quattro. Come i cellulari che teneva davanti, tutti accessi, tutti aperti. Gestiva quattro conversazioni contemporanee, come uno scacchista impegnato in una simultanea. E intanto parlava con noi di contratti. Capitava che si facesse ripetere qualche frase”. Infine anche un passaggio sulla vicenda Pandev: “Quando - in tribunale e grazie all’avvocato Grassani - liberammo Pandev, il miglior calciatore della Lazio di allora, costretto ad allenarsi da solo senza mai vedere il campo per mesi, fu un giorno bellissimo”.