Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Parolo: “Ho tanti bei ricordi legati alla Lazio. Volevo entrare nella storia”

Marco Parolo

L’ormai ex biancoceleste ha ripercorso i suoi sette anni con l’aquila sul petto: “Con la società siamo rimasti in ottimi rapporti”

redazionecittaceleste

Gli anni in biancoceleste non si dimenticano facilmente. Lo sa bene Marco Parolo, che dopo il suo intervento a Sky Sport ha parlato oggi ai microfoni di Radiosei. Di seguito le sue parole.

Sugli anni alla Lazio

Ho tanti ricordi bellissimi, dal primo gol all'Olimpico dopo la nascita di mio figlio alla doppietta al Milan. Senza dimenticare i gol in Champions League. Ma, soprattutto, tra i ricordi più belli c’è la vittoria dei trofei. Quando sono arrivato a Formello vedevo i trofei scritti sui muri e ho pensato di dover lasciare il segno anche io, di dover vincere. Abbiamo perso tre finali e non ero sicuro di farcela a quel punto, però poi ci siamo riusciti. Un altro bel momento è stato il ritorno da Napoli il primo anno. Non c’erano ancora le prime quattro in Champions, ma avevamo raggiunto un traguardo importante. La cosa di cui sono contento è di aver fatto parte di un percorso di crescita ed aver contribuito a far tornare la Lazio al livello che merita. Mi ricordo un Lazio-Empoli al mio primo anno: c'erano 50mila persone allo stadio, l'Olimpico pieno è incredibile”.

 Marco Parolo

Sulla stagione interrotta dal Covid

Potevamo sempre farci trovare pronti perché giocavamo una partita a settimana. E forse non stavamo nemmeno pensando a ciò che facevamo. Non c’era l'assillo costante di dover dimostrare qualcosa. Poi il Covid ci ha sbattuto in faccia la realtà, ma eravamo forti. Se non sei abituato purtroppo ti viene anche qualche dubbio in più. Quando siamo tornati a giocare ogni tre giorni, con le temperature diverse e tante piccole cose, non sia più riusciti a trovare l'equilibrio di prima. Purtroppo nel calcio tutto ciò che hai fatto di domenica è già finito quando è lunedì. In certe realtà si impara anche passando da questi momenti. Se sei spensierato vai e hai più energie, dopo invece le energie diminuiscono". 

Sul mancato rinnovo

"Durante la stagione ci pensavo al rinnovo, però sapevo che molto sarebbe dipeso dalla stagione successiva. Penso che sia giusto voler aprire un nuovo ciclo con l’arrivo di Sarri. È giusto che le figure di riferimento diventino altre e che prendano più responsabilità. Sarri deve potersi creare il suo mondo. Riguardo l’addio di Inzaghi, invece, c'era sicuramente qualcosa da cambiare. Non so dire però se a livello di panchina o di rosa. Ma in ogni caso dopo tanti anni belli e vincenti era necessario dare una scossa. Per questo sono sorpreso, penso che sia una scelta giusta. Però non voglio intervenire sulle modalità con cui è successo. Per quanto riguarda me, potevo essere più utile con un allenatore diverso, magari più emergente. Sarri invece ha il pilota automatico e sa benissimo cosa fare, è giusto che scelga i suoi punti di riferimento. Spero con tutto il cuore che possa andar bene".