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Nella notte delle stelle brilla la luce del campione: Pedro porta in cielo la Lazio

Celtic-Lazio
Ancora una volta allo scadere i biancocelesti cambiano la partita: ci pensa Pedro a riportare la vittoria europea in trasferta dopo una vita
Michele Cerrotta

Contro i fantasmi, contro gli avversari, contro l’intero Celtic Park. Avevano promesso un’atmosfera ostile i tifosi di casa: missione riuscita. Caldissimo il tifo scozzese in una serata da temperature tutt’altro che romane. L’avvio della Lazio è convincente e propositivo, senza però creare occasioni pericolose. Al 6’ il brutto fallo di Johnston su Zaccagni conferma la serata tutt’altro che agevole per i biancocelesti. La peggiore delle conferme arriva però al 12’: le prime folate offensive dei padroni di casa vanno subito a buon fine: complice un Romagnoli non impeccabile O’Riley imbuca bene per Kyogo in area che buca un Provedel non impeccabile ma relativamente colpevole e porta in vantaggio i suoi. La squadra di Sarri sembra accusare leggermente il colpo, il Celtic non trova l’affondo. E allora al 26’ ci prova Immobile imbeccato dallo scavetto di Luis Alberto: bravo il portiere a parare, bandierina in ogni caso alta per fuorigioco.

È però il segnale del risveglio: passano tre minuti e pareggia la Lazio. Corner dalla destra, bucano i difensori del Celtic e il pallone carambola su Patric e arriva a Romagnoli che di testa indirizza verso la porta. Bravo Vecino a deviarla e spiazzare Hart, che riesce a respingerla solo dall’interno della porta: la Lazio è viva. Il gol riaccende la gara, Provedel è bravo a parare al 37’ su un’incursione dalla sinistra. Due minuti dopo la Lazio non riesce a colpire in ripartenza: Kamada mette dentro per Zaccagni, bravo il terzino del Celtic in copertura. Meno preciso ma efficace Provedel al 44’: Maeda si invola verso la porta, il portiere biancoceleste fa due passi poi ci ripensa ma inganna il giapponese. Il pallonetto è poco convinto e si spegne tra le braccia del numero 94. Il minuto di recupero, e il giallo a Phillips, chiudono il primo tempo.

Si riparte senza cambi ed è subito Lazio dopo cinque minuti dalla ripresa: bella combinazione, ottimo l’appoggio di Immobile per Felipe Anderson che, solo davanti al portiere, spreca tutto clamorosamente rientrando sul sinistro e facendosi recuperare. Errore grave del brasiliano, che dà forza al Celtic: gli scozzesi ci provano ma Patric e Lazzari rimediano con due colpi di testa salvandosi in corner. Al 58’ il fallo di Kamada al limite dell’area regala una pericolosissima punizione al Celtic, ma Provedel è bravissimo due volte. Prima sulla battuta veloce degli scozzesi, con una buona parata vanificata dall’arbitro che fa ripetere. Poi sulla conclusione angolata sulla nuova battuta salvando la Lazio. Al 61’ ammonito per proteste Luis Alberto che reclamava un rigore: l’arbitro non è d’accordo, il Var non interviene dopo un silent check. Cambia intanto il Celtic: fuori Yang e Phillips, dentro Palma e Carter-Vicker.

Sei minuti dopo cambia anche Sarri: fuori Felipe Anderson e Luis Alberto, dentro Isaksen e Guendouzi. Kamada si sposta sul centro-sinistra ed è subito pericoloso al 67’ con un tiro dal limite che Hart controlla. Ancora cambi cinque minuti dopo: fuori Immobile per Castellanos, con la fascia che passa sul braccio Patric, e fuori Hatate nel Celtic, al suo posto Paulo Bernando. Subito ammonito Castellanos al 74’ per un tentativo di rovesciata in area di rigore avversaria, poi al 76’ gigantesco Romagnoli con una scivolata in area di rigore che salva la Lazio. Il Celtic però ora spinge trascinato anche dalla bolgia dello stadio e all’81’ colpisce con il neo entrato Palma, ammonito per l’esultanza. Ma è un giallo inutile, perché l’intervento del Var segnala il fuorigioco e tiene a galla la squadra di Sarri che, all’83’, toglie Lazzari e Zaccagni per Marusic e Pedro.

Tre minuti dopo fuori Kyogo e dentro Hyeon-gyu. Il Celtic continua a spingere e la Lazio, pagando anche l’uscita di Luis Alberto, fatica a uscire. Sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro: la Lazio ci prova con un cross di Marusic per Castellanos anticipato per un soffio, poi ammonito Vecino che ferma la ripartenza avversaria. Ma la Lazio ci crede e al 95’ completa la rimonta. Guendouzi crossa dentro dalla destra per la testa di Pedro che, in una delle notti riservate ai campioni, mette lo zampino della stella. Gol della Lazio, esplode lo stadio: la Lazio vince a Glasgow e porta a casa tre punti in trasferta dopo un’eternità.  

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