Polemica con la serie “Christian”: una scena scredita la Lazio

Il prossimo 28 gennaio su Sky uscirà una nuova serie televisiva italiana con protagonista Edoardo Pesce. Noto soprattutto per aver interpretato uno dei fratelli Buffoni in Romanzo Criminale. Lo sceneggiato, liberamente ispirato alla grafic novel Stigmate, sarà ambientato a Roma, più precisamente a Corviale, e racconterà la vita di questo picchiatore che un bel giorno scopre di avere le stimmate. Stando ai rumors che arrivano dal web e non solo, la serie in questione dovrebbe essere un mix tra Lo chiamavano Jeeg Robot e Gomorra. Due dei prodotti nostrani più ricercati degli ultimi anni.

La scena incriminata

Tuttavia, anche in questo caso ci sarebbe un scena molto poco gradita ai tifosi laziali. In una delle puntate, infatti, il protagonista è alla ricerca di una password utile per aprire il caveau di una banca e come parola chiave in questione sarebbe stato usato il termine "Laziommerda": "La combinazione della cassaforte?” –“Laziommerda, due emme tutto minuscolo”. Questa sarebbe una delle scene che più delle altre, ancor prima di uscire ufficialmente, avrebbe già scatenato qualche polemica. In molti, dopo aver appreso la notizia, sono andati a cercare informazioni su chi ha steso la sceneggiatura e sarebbe venuto fuori il nome Valerio Cilio. Uno degli addetti ai lavori che ha contribuito alla trama della seria televisiva. Il quale, però, sui suoi account social ha manifestato non solo la sua fede giallorossa ma anche una certa antipatia nei confronti dei biancocelesti e non solo. Chi ha tirato fuori alcuni suoi post social del passato ha trovato cose difficile da riportare testualmente: dalla discriminazione agli auguri di morte.

Ora basta

Insomma, non è la prima volta che quando si parla di Lazio in uno sceneggiato lo si fa in questi termini. Nonostante le critiche, le polemiche e il buon senso, c'è ancora chi continua ad usare il marchio della Lazio in maniera beffarda per un proprio tornaconto. L'ultima polemica cinematografica/televisiva, fu in occasione dello sceneggiato su Maradona e l'accusa ai laziali di essere fascisti.