cittaceleste news Protti: “Nel ’95 chiesi la 10 al Bari, poi alla Lazio e quindi…”

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Protti: “Nel ’95 chiesi la 10 al Bari, poi alla Lazio e quindi…”

Notizie Lazio: Igor Protti
In un'intervista rilasciata ai microfoni La Repubblica, Igor Protti ha affrontato diversi argomenti sulla sua vita privata fuori dal campo
Stefania Palminteri Redattore 

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica, Igor Protti ha affrontato diversi argomenti riguardanti soprattutto la sua vita privata fuori dal campo. In particolare, l'ex calciatore ha voluto evidenziare il grande affetto ricevuto dalle persone nel corso di questi mesi che l'hanno visto e che lo vedono tuttora combattere contro il cancro:

"Quelle sono anime. Ci vogliamo tutto il bene del mondo. Venerdì, quando lo stadio "Picchi" ha cantato il mio nome, ho pianto. Avevo la chemio attaccata al corpo e ho pianto. Non mi sono mai vergognato delle mie lacrime. In quelle di venerdì c’erano gioia, nostalgia e paura che fosse l’ultima volta. Ho tanta paura. Dopo la botta di adrenalina, il crollo è sempre in

agguato".

Al tempo stesso, Protti ha voluto raccontare qualche episodio vissuto nel corso della sua carriera da calciatore, compreso qualcuno legato alla sua esperienza vissuta con la maglia della Lazio: "Da ragazzino, il mio idolo era Rivera. Nel ’95 chiesi la 10 al Bari, poi alla Lazio e quindi al Napoli, dove naturalmente non potevo neanche pensare di avvicinarmi a Diego, nessuno al mondo poteva farlo. Una cosa simile è anche imbarazzante, però spero che quella maglia incredibile, poi ritirata, sia stata almeno un po’ contenta di essere indossata da me".