È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei il caporedattore del Corriere della Sera Andrea Balzanetti. Di seguito le sue parole. “A distanza di poche ore abbiamo visto due scenari che dimostrano che non esistono certezze. Sia in Formula 1 che durante i sorteggi UEFA hanno dimostrato l’assenza di regole precise. Il sorteggio di oggi? Quella pallina lì non doveva starci.
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QDL – Balzanetti: “Lazio, il problema sono i giocatori non adatti a Sarri”
Le parole di Andrea Balzanetti intervenuto a Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei
La Lazio? Il problema secondo me è che i giocatori non sono adeguati al gioco di Sarri, soprattuto a centrocampo. Senza considerare Acerbi in condizioni disastrose. E inoltre Luis Alberto e Milinkovic non li stai utilizzando al meglio. La Lazio ha fatto un investimento, ma mi dispiace vederla così. Io sono sempre a favore dell’allenatore che cambia. Bisogna interpretare i giocatori, le partite e avere il coraggio di cambiare. Se questo modulo con questi giocatori non funziona allora va cambiato per il momento. Altrimenti continui così, ma poi accetti questi risultati altalenanti.
Il materiale umano a disposizione di Sarri va considerato. A Napoli aveva Allan e Hamsik, giocatori che erano più adatti forse al modulo di Sarri. Alla Lazio manca la fase di pressing sulle uscite degli avversari. Luis Alberto può farlo, ma non è nelle sue caratteristiche. Sarri secondo me non cambia perché non ha un gran parco giocatori. A Empoli la Lazio è stata presa a pallonate, in ogni partita almeno cinque-sei palle goal agli avversari vengono concesse. Il rinnovo a Sarri? Evidentemente la società ha voluto mandare un segnale forte ai giocatori. Ma i calciatori sono esseri umani. Io penso sempre a Luis Alberto, giocatore in grado di fare la differenza. È un personaggio molto difficile, Inzaghi lo coccolava e sapeva come trattarlo. Con uno come Sarri il rapporto cambia. Non significa che il vecchio sistema fosse migliore, ma è certo che le cose siano cambiate”.
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