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QDL – D.Rossi: “Sarri deve fare gruppo. La cose più preoccupante…”

Delio Rossi
Tutte le parole di Delio Rossi, intervenuto a Quelli della Libertà, in onda tutte le sere, dalle 18:30 alle 20 su Cittaceleste TV e Radiosei
Edoardo Pettinelli Redattore 

Quattro anni alla guida della Lazio con cui ha raggiunto una qualificazione in Champions League e conquistato il primo trofeo dell'era Lotito. Delio Rossi, sulla panchina biancoceleste dal 2005 al 2009, è intervenuto durante la trasmissione "Quelli della Libertà", in onda tutte le sere dalle ore 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei.

"Come può Sarri uscire da questo momento? Io nella mia vita son sempre stato solo anche quando ero in compagnia di altri. Quando ho la squadra io allenatore sono capo assoluto. Deve fare gruppo con i suoi giocatori. Come può farlo non lo so. Ieri pensavo che con la Fiorentina, che per caratteristiche, lascia spazi a squadra come la Lazio. Il problema è che il calcio, oltre alla tattica ha anche i duelli, se su 11 ne perdi 11 c'è poco di dire. Paradossalmente la Lazio non ha reagito neanche quando era in vantaggio lei. Forse è questo l'aspetto più preoccupante. Sono rimasto perplesso anche dalla calma dei giocatori in campo. Quando ho iniziato a giocare io volevano anche gli schiaffoni nel tunnel tra compagni della stessa squadra. 

Secondo me Sarri deve fare un passo verso i calciatori, non con le riunioni o con i video ma un colloquio vero e proprio. Non c'è mediazione, non c'è il Peruzzi della situazione. Deve essere lui a risolvere la situazione con i suoi giocatori. In queste situazioni poi non si pensa mai a come uscirne ma solo a trovare un colpevole. La sensazione è che ognuno stia andando per la sua strada, ma così non si va da nessuna parte. Nella mia esperienza io il 98% dei giocatori avevano tutti motivazioni intrinseche a prescindere dal ruolo. Il restante parliamo di giocatori di livello che hanno motivazione estrinseche.

Io penso che forse la routine alla lunga crea assuefazione quindi magari anche cambiare solo l'orario dell'allenamento può aiutare. Quando dico trovare una chiave con i giocatori intendo anche questo. Dopo 3 anni però devi avere un piano B. Io penso che la squadra sia più stanca mentalmente che fisicamente. Il fatto di fare sempre le stesse cose alla fine ti fa pagare, se i risultati non arrivano non dico che devi stravolgere ma qualcosa di piccolo può essere cambiato. In un campionato avere un'alternativa non solo nei calciatori ma anche nella tattica". 

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