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QDL – Garlaschelli: “Lazio, Inzaghi bravo ma Sarri salto di qualità”

Inzaghi e Sarri

L'ex Lazio, Renzo Garlaschelli, è tornato a parlare di quel che accade sulla sponda biancoceleste del Tevere

redazionecittaceleste

L'ex calciatore della Lazio nonché campione d'Italia con i biancocelesti nel 1974, Renzo Garlaschelli, è intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà per parlare del suo ex club. L'esterno scudettato con i capitolini, in onda su Cittaceleste TV e su Radiosei, ha detto la sua sulla situazione nel quartier generale di Formello. Alla Lazio manca un allenatore e il nome più gettonato, vista la trattativa ormai più che avviata, è quello di Maurizio Sarri: "Qui da me si parla solo dell'arrivo di Inzaghi a Milano. Di Sarri, invece, non si parla mai. Fatto sta che questo valzer di allenatori sta scaldando le piazze. Parlando di Lazio, l'arrivo di Sarri in panchina sarebbe un gran colpo. Nonostante l'ex mister abbia fatto bene, l'arrivo dell'ex Chelsea e Juventus sarebbe un salto di qualità. Inzaghi ha scelto di iniziare una nuova avventura. L'opportunità che gli è stata data potrebbe non ricapitare. Peccato che il modo in cui il club e il tecnico si sono separati non è stato il migliore. Forse la chiamata dei nerazzurri è arrivata nel momento meno opportuno".

 Maurizio Sarriarla

Sul mercato

"Hysaj e Maksimovic sarebbero due ottimi giocatori. C'era già aria di cambiamento in casa Lazio e va bene così. Inzaghi ha fatto grandi cose ma il suo tempo era arrivato. Si è visto quando in stagione le cose hanno smesso di funzionare. Sarri sarebbe un salto di qualità. Ma tutti sappiamo che senza firma è vietato cantare vittoria. Altrimenti si rischia di fare la stessa cosa che è successa pochi giorni fa con l'ex allenatore".

Sull'impronta dell'allenatore

"L'allenatore è indispensabile, ma il calcio con il tempo è cambiato. Quando giocavo io era uno sport più casereccio di oggi. Adesso, invece, il tecnico deve saper vivere la partita in maniera diversa. Colpa anche dei tanti riflettori che vengono puntati su questo mondo. Ai miei tempi non c'erano tutti questi canali di informazione".