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QDL – Repice: “Sarri è furbo: si pensa che giochi solo in un modo, però…”

Maurizio Sarri

Le parole di Francesco Repice per Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei

redazionecittaceleste

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TVRadiosei la voce di Tutto il calcio minuto per minuto Francesco Repice. Di seguito le sue parole.

La Lazio di Sarri

Noi viviamo di luoghi comuni: per tutti Sarri è l’allenatore che ha un solo modo di giocare. Lui, invece, furbo com’è dice che non modella mai la squadra sull’avversario. Tutt’altro: nel derby ha fatto tre goal in contropiede sfruttando la distanza tra i reparti della Roma. Sarri non è uno senza esperienza: bisogna vedere quello che fa e non sentire quello che dice. Quando c’è la possibilità di sfruttare il lancio lungo perché non farlo? Con un centravanti come Immobile devi anche andare a cercare lo spazio nella profondità. Quando parliamo di Sarri parliamo di un allenatore che ha vinto in Italia e all’estero”.

 Sarri e Immobile

Var e Roma

A me non piace il Var, sono contrario anche a usarlo per il fuorigioco. Ho detto spesso che anche sul fuorigioco non mi piace: hanno dato fuorigiochi per questioni millimetrici. C’era una regola molto chiara: bisognava capire se ci fosse o meno luce. Stessa cosa sul tocco di mano: c’era una regola anche per quello. Ora è una macchina che decide. Sarei curioso anche di capire quanto costa questa tecnologia, anche per i cinque arbitri che guardano gli schermi. A questo punto sarebbe la stessa cosa far arbitrare direttamente le macchine e togliere gli arbitri. 

Secondo me il derby tra i giallorossi ha avuto un solo protagonista: Jose Mourinho, anche per quanto fatto dopo la partita. La Roma per questo non rischiera di sentire il peso della sconfitta del derby. Mourinho ha una sua strategia, un metodo di parlare con lo spogliatoio molto preciso. Per come è uscita dal campo la squadra e per come ha giocato, secondo me non soffriranno. Con questo suo modo di fare sta tenendo la sua squadra lontana dalle critiche accentrando tutto su di sé. La Lazio invece deve rimanere consapevole che lavorare con Sarri non è facilissimo, che ci vuole tempo”.