Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

QDL – Repice “Sarri alla Lazio porterebbe una mentalità vincente“

Maurizio Sarri

Le parole di Francesco Repice per Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei

redazionecittaceleste

Continua a tenere banco il toto allenatore in casa Lazio, con tutti gli aggiornamenti disponibili in tempo reale sulla nostra diretta dedicata. A tal proposito è intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei la voce di Tutto il calcio minuto per minuto Francesco Repice.

 Francesco Repice

Su Maurizio Sarri

Maurizio Sarri mi piace come persona, mi piace il suo modo di pensare nella vita. Alla Juventus non ha instaurato grandissimi rapporti con i giocatori, specie durante gli allenamenti settimanali. Non si è visto il Sarrismo, il bel gioco visto a Napoli. Come non si è visto poi durante l'esperienza a Londra con il Chelsea. La differenza, però, è che a Torino e a Londra è riuscito a vincere, a Napoli no. Penso quindi che Sarri abbia maturato due esperienze grazie alle quali è diventato un allenatore in grado di vincere. Quando vai in una squadra con giocatori importanti e raggiungi determinati obiettivi, allora hai imparato come si vince. Se io fossi tifoso della Lazio, questo mi porterebbe grande entusiasmo perché è un allenatore vincente”. 

Sugli Europei

Non ho i parametri per giudicare: per me la Francia è la favorita, ma non posso ancora valutare l’Italia. Finora squadre veramente forti non le abbiamo mai incontrate, voglio capire cosa succede in un campionato europeo, con una squadra comunque di talento. Anche se non come quelle del passato: tra 2002 e 2006 la nostra squadra era fortissima, c’erano calciatori appartenenti a una generazione irripetibile. Poi, negli anni '80-'90 sono nati fondamentalmente solo Cassano e Balotelli come giocatori dotati un talento superiore, pur con i loro limiti. Adesso, infine, tra anni '90 e i 2000 sono nati altri calciatori che, anche se non paragonabili ai campioni del mondo, sono davvero forti. Penso però che l’anno prossimo sarà quello della verità: ci sarà il Mondiale a dicembre e lo affronteremo con una squadra con più esperienza