00:43 min

news

QDL – D. Rossi: “Arbitri? Una casta. Unici non professionisti nel calcio “

redazionecittaceleste

Tutte le parole di Delio Rossi intervenuto a Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei, l’ex allenatore della LazioDelio Rossi. Di seguito il suo intervento: "Come mai un giorno si vince con il Napoli e un giorno perdi con l'AZ? Dovresti a farlo a tutti quelle squadre che sono nella stessa situazione: è il calcio di adesso. Soprattutto se giochi con gli stessi uomini puoi alternare prestazioni di alto livello ad alcune non all'altezza della situazione. Turnover? Comunque il turnover, per me, deriva da altre situazioni: non deriva esclusivamente dall'impegno fisico della partita, il problema è la reiterazione dell'impegno fisico soprattutto se non riesci a smaltire le eventuali botti che creano problematiche.

Poi i giocatori non sono tutti uguali, alcuni sono abituati a giocare ogni 3 giorni alcuni no. Non è una questione solo di testa ma esistono due categorie di giocatori: la maggior parte dei giocatori hanno motivazioni esterne (dove giochi, in che stadio giochi), alcuni (il 5%) giocano da grande squadra con motivazioni intrinseche La mia Lazio dava priorità alla Champions? Li torniamo al discorso di prima: molti sapevano che la Champions era un'occasione unica. Se magari giocavi poi in Campionato con il Chievo e il mercoledì sapevi che c'era il Real Madrid si dava priorità alla Champions anche involontariamente. Mercoledì non ho vista questa situazione in realtà. Devono giocare sempre i giocatori migliori ma nelle grandi squadre l'alternativa è di livello, non deve essere lontano dal titolare.

Soprattutto per come sono strutturati i calendari non hai tempo di allenarsi quindi aumentare il ritmo lo puoi fare solo allenandosi e non allenandosi non puoi. Abbandonare la coppa europea per entrare in una coppa europea? Penso sia da stupidi, bisognerebbe far sì che nello stesso momento ci sia una sana competizione interna. Dovrebbero esserci i titolari e gli pseudo titolari che possono essere intercambiati: questo fanno le squadre di livello. La mia Lazio in Champions perché migliore? Sono andato in Champions perché ho avuto un buon gruppo che mi ha seguito e abbiamo fatto qualcosa che sembrava impossibile ma è stata un'una tantum. Poi noi avevamo un imput diverso dovevamo puntare sulle scommesse e far crescere quelle scommesse.

Mourinho in tribuna con Foti a Cremona? Il mio secondo era muto quindi ero più fortunato, parlava solo se interrogato. Faccio fatica a esprimermi sul fatto perché per me il rapporto con gli arbitri è particolare. Uno diventa arbitro perché non giocano calcio e da piccoli gli danno possibilità di entrare allo stadio. Qualcuno avrà anche la vocazione di fare arbitro ma è difficile. Stiamo parlando di una casta non di una categoria, essendo una persona ragionante vado contro le caste di qualsiasi genere. Ok che vengono attaccati da tutti mica gli è stato imposto di fare l'arbitro. Visto che devono in un certo qual senso decidere in un calcio professionistico sono gli unici non professionisti visto che fanno altri lavori come lavorare nelle banche che poi magari sono quelle dei vari presidenti di calcio. Non penso che siano delle vittime anzi. Poi ci sono anche allenatori che allenano a far gioco con l'arbitro: ci sono squadre che appena succede qualcosa, anche un fallo laterale, partono in 4/5 introno all'arbitro"