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QDL – Siviglia: “Lazio squadra solida: i giocatori si sacrificano e lottano”

Siviglia
Le parole di Sebastiano Siviglia intervenuto a Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei

redazionecittaceleste

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV - canale 85 del digitale terrestre - e Radiosei, l’ex calciatore biancoceleste Sebastiano Siviglia. Di seguito il suo intervento, che arriva dopo il successo della Lazio nel derby la scorsa domenica e alla vigilia della gara di domani contro il Monza. Queste le sue parole.

Riserva sempre sorprese il turno infrasettimanale.

Ci stanno delle situazioni in cui serve recuperare energie, sia fisiche che mentali. Non è semplice, a volte chi deve per forza vincere è un po’ più svantaggiato. Penso per esempio ai rossoneri, hanno attaccato per quasi tutta la gara ieri ma la Cremonese si è difesa ed è riuscita a portare a casa un punticino. Non era facile per la squadra di Pioli scardinare una difesa molto compatta”.

Una delle più belle partite della Lazio, sicuramente con Sarri, è stata quella di Bergamo. Come si fa a tenere costante il timone cercando di fare sempre la stessa partita?

Ha fatto una grande partita a Bergamo. E col derby è venuta fuori la solidità della Lazio. Poi bisogna sempre ragionare sulle cose: secondo me l’Atalanta non sta attraversando un gran periodo. La Lazio ha fato una grande partita ma i bergamaschi fanno fatica. Nulla da togliere comunque al lavoro di Sarri e alla vittoria dei biancocelesti. La Lazio ha dato l’impressione di essere una squadra che non era nella sua forma migliore. Bisogna contestualizzare: la Salernitana per esempio gioca, è rognosa. Poi contano anche gli episodi: se vengono dalla tua parte diventa più semplice, altrimenti…

La Lazio è una squadra solida, lo dicono i numeri. E se lavora bene in avanti fanno fatica gli avversari a recuperare. Con la Salernitana hanno pesato gli episodi, in una gara che anche la Salernitana ha giocato oltre le aspettative. Possono capitare dei momenti di alti e bassi ma in linea di massima in campionato la squadra si sta comportando molto bene e sta dando continuità al progetto di Sarri. La squadra è molto più regolare rispetto all’anno scorso ed è più ordinata nel gioco”.

Come si è mossa la Lazio in avanti senza Immobile? Ne arriverà uno a gennaio?

Felipe Anderson tra i giocatori in avanti in fase di non possesso mi sembra il più pigro e quindi il più adatto a stare lì davanti. Anche perché ha lo strappo e qualità tecniche importanti, può far male e può sostituire bene Immobile. È un po’ anarchico ma ha qualità. A oggi secondo me è meglio restare così, poi si vedrà. Sono arrivati risultati, la Lazio gioca molto palla a terra e non gli serve un pivot, un calciatore strutturato. Serve un calciatore in grado di attaccare gli spazi”.

Che tipo di figura sarebbe ideale come vice Immobile?

Caicedo era una soluzione perfetta, ha vestito l’abito di vice in modo esemplare. Ora la Lazio deve prendere però un giovane di qualità e di prospettiva, che sappia indossare quell’abito con la consapevolezza che Ciro è un giocatore che vuole giocarle tutte. Un giocatore maturo può volere più spazio invece rispetto a un giovane. Poi dipende anche dai risultati stagionali, se vai in Champions è chiaro che devi fare un mercato differente, sia per la coppa europea che per il campionato. Ci sono 40-50 giorni di fuoco in cui devi fare campionato e Champions, non è semplice”.

Come si fa a passare da una squadra che prende tanti gol alla seconda miglior difesa italiana? Contano solo gli interpreti o anche l’equilibrio?

Penso la seconda. Quattro difensori non possono pensare di fare una fase di non possesso senza prendere gol da soli. Conta tutta la squadra, l’equilibrio e l’attenzione ai particolari. C’è coesione nel gruppo nel non voler prendere gol, nel mantenere la porta inviolata. È una cosa che nasce quando credi di essere realmente forte in fase di non possesso. Sai che tutti si sacrificano per uno scopo e lo fanno bene. Con la Roma è venuta fuori la solidità della Lazio, una delle parti migliori della stagione. Al di là del gioco di Sarri, che mi piace molto. Ma i giocatori si sacrificano, lottano molto e lavorano bene”.