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Reset | “Lotito vendi la Lazio”, le minacce incastrano due fratelli ultras

Stefania Palminteri Redattore 
Nell'ambito dell'inchiesta "Reset" della Dda veneziana, le minacce al patron biancoceleste per cedere il club hanno portato a due arresti

"Lotito vendi la Lazio""Lotito ti veniamo a prendere". E ancora: "Vendi o la pagherai". Sono queste alcune delle frasi che, nell'ambito dell'inchiesta Resetdella Dda veneziana avviata nel giugno 2024 a seguito di un'altra inchiesta da parte della procura di Belluno, hanno portato agli arresti di Leopoldo e Alvise Cobianchi, rispettivamente 38 36 anni. I due fratelli, entrambi riconducibili agli ambienti ultras della Lazio, avevano provato a infiltrarsi nel tessuto sociale e politico della zona di Cortina D'Ampezzo al fine di mettere le mani sui lavori per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, secondo quanto emerso dall'inchiesta. "Questa è Cortina, qui comandiamo noi", tra le tanti frasi contestate ai Cobianchi, accusati di estorsione e rapina aggravate dal metodo mafioso, oltre ad altri reati. Per individuarli sarebbero state decisive le telefonate al presidente Lotito, minacciato affinché vendesse il club biancoceleste. Seppure l'ambiente biancoceleste viva un clima di grande contestazione, tali frasi sono al centro delle indagini della Dda veneziana per capire se fanno parte o meno di una strategia più ampia, magari mirata a isolare e pressare il patron della Lazio.