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Con il problema centravanti che persiste anche contro il Cagliari, servivano i gol delle ali per far volare la Lazio. Lo sapeva Sarri, che ha catechizzato in settimana i suoi esterni, chiamati a incidere oltre gli ottimi spunti personali. E se Isaksen era stato il protagonista in negativo del match contro il Pisa, contro il Cagliari ha suggellato il suo rientro dopo il calvario estivo. Serviva una prodezza per sbloccare la gara contro la squadra di Pisacane e il danese l'ha confezionata proprio nel momento cruciale della gara.
La mononucleosi ha di fatto reso vana la sua preparazione estiva, costringendolo a un lavoro straordinario per tornare velocemente in condizione. Cancellieri lo aveva sostituito con discreti risultati, salvo andare ko nella trasferta contro l'Atalanta. Da lì Isaksen si è ripreso la Lazio: ieri il suo decimo gol in biancoceleste. I suoi numeri confermano l'ottima prova oltre la rete del vantaggio: 87% di precisione al passaggio, 100% di precisione in termini di dribbling riusciti.
Nell'occasione del gol è eccezionale. Si libera di Palestra con una finta di corpo perfetta e si apre lo spazio per tagliare verso il centro. Resiste alla tentazione di calciare subito col sinistro, c'è Luperto a impallare la traiettoria verso la porta. Serve un'altra finta perfetta per liberarsi lo spazio giusto per colpire. Neanche un Caprile in forma eccellente può nulla, la palla si spegne all'angolo lontano. Isaksen fa gioire Sarri e si riprende la Lazio con un'autentica prodezza.
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