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RIVIVI IL LIVE | Maximiano: “Penso al presente. Ecco come sono cresciuto…”

Maximiano
Le dichiarazioni di Luis Maximiano intervenuto in conferenza stampa della vigilia in vista della gara europea di domani contro l'AZ Aklmaar

redazionecittaceleste

La Lazio prepara la sfida europea contro l'AZ Alkmaar dopo la bella vittoria di Napoli. Alla vigilia del match valido per gli ottavi di Conference League Luis Maximiano è intervenuto in conferenza stampa. Queste le parole del portiere lusitano.

Senti di esserti inserito?

"Credo che tutta la squadra abbia fatto ebne. Quest'anno difensivamente stiamo facendo bene tutti, quindi questo è un segnale del valore di tutti".

Sulla Conference...

"Come detto, ogni giocatore vuole giocare ogni gare e qualsiasi opportunità che avrò la sfrutterò dando il meglio".

Come stai psicologicamente?

"Tutti noi quando non siamo in un buon momento non ci sentiamo bene. Per me non è stato semplice, ma il calcio è così, cambia velocemente. Ho 24 anni, quest'esperienza non l'ho mai passata, ma sicuramente sarà importante per la mia carriera. Una volta successo, andando in campo mi farò trovare pronto per rispondere al meglio".

Quali difficoltà hai avuto nel passaggio dalla Spagna all'Italia?

"Le difficoltà ci sono state perché in Portogallo e in Spagna si parla la stessa lingua. Quando arrivi in un Paese differente non è semplice esprimerti e capire subito quello che ti chiedono. Questo vale in tutti gli ambiti della vita, ma come detto, sono contento di essere arrivato qui".

Su Provedel...

"Il nostro rapporto è buonissimo. Lui è un bravo ragazzo, mi aiuta e quando posso lo aiuto anche io. Stiamo lavorando per aiutare la squadra e siamo felici che le cose stiano andando bene. Lui sta facendo una grande stagione".

Ti era stato promesso qualcosa? E sei hai pensato

"Sono felice di essere qui, questa è una sfida importante per la mia carriera. Ora sto meglio rispetto a quando sono arrivato. Ogni giocatore ha delle difficoltà e questo per me è il momento di affrontarle".

Sei contento che Sarri abbia fermato una tua partenza?

"Sì, è il segnale che ha fiducia in me, mi fa piacere. Significa che posso giocare".

A prescindere dalle gerarchie, ti senti pronto per giocare in Conference e non solo?

"Sono pronto per giocare in qualsiasi competizione e fare il meglio che posso. Tutti i giorni do il 100% per dare il meglio quando mi sceglie il mister".

Sotto quale aspetto ti senti migliorato?

"La scuola di portieri italiana è diversa a quella alla quale ero abituato, ma sono cresciuto nella testa. Adesso io devo avere fiducia in me, senza aspettare che nessuno me la dia. Io ero abituato a questo, mentre qui è un po' diverso".

Sul rapporto con Felipe Anderson...

"Lui è stato una delle prime persone che ha parlato con me. Lui parla portoghese come me e mi ha aiutato tanto sia dentro che fuori visto che usciamo spesso insieme. Poi abitiamo vicino e mi porta sempre a casa".

Ti senti di poter arrivare fino in fondo da protagonista a questa Conference?

"Per me l'importante è l'allenamento e la partita di domani. Il calcio cambia velocemente e devi sempre essere pronto. Ora penso al presente e quello che arriva dopo ci si pensa dopo".