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Metronomi e distruttori di gioco. Rovella e Guendouzi si completano dando vita a una vera e propria diga umana, perfetta per la nuova Lazio di Sarri. L'ex Genoa e Monza detta i tempi della manovra, il francese ex Arsenal corre a perdifiato da un lato all'altro del campo. Il Comandante li ritrova, maturati, dopo le dimissioni datate marzo 2024. E oggi più di allora il valore dei due centrocampisti che reggono la mediana biancoceleste è cresciuto a dismisura.
Merito, va detto, anche della gestione che ne ha fatto Baroni durante la passata stagione. Da un centrocampo a tre a una linea diversa, impostata su un principio tecnico-tattico: Rovella e Guendouzi sono titolari inamovibili e fulcro del gioco biancoceleste. Stesso discorso vale anche con Sarri: resta ancora da decifrare chi verrà designato come titolare da mezzala sinistra, ma intanto sia il regista classe 2001 che il mediano francese garantiscono qualità e quantità alla Lazio.
Contro il Verona sono stati dieci i palloni recuperati dalla coppia di centrocampisti(6 Rovella, 4 Guendouzi). I due lavorano in simbiosi davanti alla difesa, ma hanno anche modo di rendersi pericolosi in avanti: 9 le occasioni create dai piedi di Rovella, 2 da Guendouzi. Al passaggio riescono a farsi apprezzare sempre: 142 i passaggi per l'ex Juventus, 92 per il francese. Il suo gol è l'esegesi della complementarità dei due pilastri del centrocampo della Lazio. Servizio verticale di Rovella per Castellanos, che sponda per l'accorrente Guendouzi che scarica in porta. Rovella e Guendouzi, anima e cuore della Lazio di Sarri.
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