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Sarri riparte dalla difesa: così vuole riportare in alto la Lazio

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Il tecnico ha già stilato il proprio piano per riportare in zona Europa la squadra biancoceleste: la difesa sarà ancora al centro del progetto
Stefania Palminteri Redattore 

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Isolare la squadra dai malumori esterni e riuscire a riportare ordine in una linea difensiva che nel finale della scorsa stagione ha pagato a caro prezzo la carenza di gol del reparto offensivo. Quesi i primi due obiettivi del Sarri bis, con il tecnico che insieme al suo staff ha già stabilito il piano d’azione per il ritiro al via il 14 luglio a Formello. Lo scorso anno la Lazio ha fatto registrare la decima difesa del campionato, 24 mesi prima con Sarri erano arrivate appena 30 reti subite - e 21 clean sheet - per un totale di 19 gol in meno al passivo.

Per ritrovare quei numeri il tecnico biancoceleste ripartirà da Romagnoli e Gila al centro. Il tecnico è esposto in prima persona per allentare dal primo le sirene e i milioni del Qatar, ha fatto da intermediario per un rinnovo che in ogni caso non potrà arrivare nell’immediato. Lo stesso che chiede e che dovrà attendere Gila, per il quale sono state rifiutare offerte da 35 milioni della Premier League. Oltre loro ci saranno Patric, chiamato a dare garanzie dopo l’infortunio, e Provstgaard, mentre Gigot sembra in uscita. E sulle fasce?

Tavares è tutto da scoprire: “È forte ma anarchico e va inquadrato” ha spiegato Sarri, che invece considera intoccabile Marusic. Rimarrà salvo sorprese Pellegrini come alternativa a sinistra, pur dopo i lamenti per lo scarso impiego proprio con Sarri. Poi l’obiettivo sarà piazzare uno tra Lazzari e Hysaj, mentre in ritiro il tecnico potrà valutare Floriani Mussolini, con cui aveva lavorato già due anni fa ad Auronzo.