- Calciomercato
- Squadra
- Lazio Primavera
- Lazio Women
- Coppe Europee
- Coppa Italia
- Video
- Redazione
news
Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >
Il ritorno di Sarri rischia di diventare una convivenza forzata. Il tecnico toscano si sente tradito, lo ribadisce ogni volta che ne ha occasione. E a turbarlo ancora di più sono le mancate garanzie sul futuro, che continuano a essere latenti. Ma Sarri, stavolta, non minaccia l'addio, come fatto a marzo 2024. Il rischio, per la società, è che il tecnico toscano rimetta il club alla gogna pubblica. Se Lotito e Fabiani erano convinti di aver giocato la carta di un ritorno romantico per smorzare le tensioni di piazza, potrebbero pentirsi dell'accordo triennale sottoscritto col tecnico biancoceleste: le sue dimissioni non sono un'opzione, non rinuncerà di nuovo ad altri cinque milioni di euro netti fino al 2028. Il motivo è semplice: Sarri attende garanzie sul futuro, che continuano a non arrivare. E se non dovessero arrivare i rinforzi - con l'annesso salto di qualità - non sarà sua responsabilità e attenderà di essere, eventualmente, sollevato dall'incarico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA