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Sarri sprona la Lazio: “Non gettiamo tutto al vento”. Poi confronto con Ciro e Sergej

redazionecittaceleste

Il tecnico ha parlato alla squadra senza nessun altro nello spogliatoio, né lo staff né Tare. Poi, un confronto con Immobile e Milinkovic

Solo Sarri e il gruppo: nessun intruso, nessuno spiffero. Fuori tutti dallo spogliatoio, dallo staff fino a Tare. Trenta minuti chiuso da solo con la squadra. È questo il tempo che è servito ieri a Sarri per richiamare l’attenzione dei suoi, a poche giornate dal termine e con il rischio di vanificare quanto fatto fin qui. Questo del resto è anche il messaggio che ha voluto far passare il mister: “Abbiamo quattro finali, non gettiamo tutto al vento”. Un confronto, ripotato da Il Messaggero, che ha fatto iniziare l’allenamento in ritardo. Ma un chiarimento era necessario dopo la disfatta di San Siro, lo aveva del resto anche promesso a Lotito, scuro in volto dopo il ko di sabato.

Sarri vuole capire se la squadra lo stia seguendo o meno nella corsa verso l’obiettivo Champions. E infatti la prima volta che arrivano tre sconfitte in quattro gare da quando il mister è a Formello. E se il calendario non ha aiutato, mettendo i biancocelesti di fronte a due impegni ravvicinati contro Milan e Inter, è anche vero che il problema è un altro. Non tanto le sconfitte, ma lo spirito messo in campo. È questo a infastidire Sarri, che non vuole che dietro ci siano altre scorie o altre motivazioni.

Abbiamo tre giocatori determinati, che non sono in grandi condizioni dal punto di vista mentale e fisico in questo momento” aveva dato dopo la gara con il Milan. Chiaro il riferimento a Zaccagni, Immobile e Milinkovic. Se per il primo c’è da fare i conti con un comprensibile affaticamento, diverso il discorso per gli altri due. E allora di nuovo un faccia a faccia con Ciro e Sergej, con l’obiettivo ce sia produttivo già da venerdì. Mister, capitano e vice capitano hanno messo tutto sul tavolo, senza nascondersi. La speranza è che l'epilogo possa essere simile a quello visto con Luis Alberto a gennaio.