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Sassuolo-Lazio, Martusciello in conferenza: “Titolarità? Partono alla pari…”

Martusciello
Le parole del tecnico in seconda biancoceleste, intervenuto in conferenza stampa da Reggio Emilia, al termine della gara tra Sassuolo e Lazio

La Lazio porta a casa 3 punti di fondamentale importanza espugnando il Mapei Stadium con scioltezza, eleganza e grande incisività. Felipe Anderson ha mostrato la migliore versione di se stesso. Luis Alberto ha tirato fuori l'ennesimo coniglio dal cilindro e Martusciello si è goduto una bellissima serata. Ecco le parole del vice allenatore biancoceleste nella conferenza stampa post partita.

La Lazio ha pressato tantissimo ed è la seconda volta che fa inua partita bellissima. E' la vostra Lazio? L'avete ritrovata?

Non si era smarrita. Bisognava solo aspettare che salissero le condizioni di qualche giocatore che era sotto tono. Si è manifestato il gol solo a distanza di pochi minuti ma si poteva sbloccare prima. L'allenatore in questi 2-3 giorni gliene ha dette in tutti i colori. Questa è una partita che nascondeva tante difficoltà a noi e a voi sconosciute. Qui ci ho giocato con l'Empoli e con l'Inter e ci ho perso. Con la Juve ci ho pareggiato. L'allenatore è stato bravo ad indirizzare quel tipo di preoccupazione e di paura e l'ha usato bene.

Luis Alberto in quel ruolo è il centrocampista più forte della Serie A? Castellanos può essere considerato più di un'alternativa ad Immobile? Potrebbe partire alla pari con Immobile?

Sarà il tempo a dirlo. Su Luis Alberto lo conoscete meglio di me. Si dicono cose ripetitive. Come tocca la palla lui è difficile trovare qualcun altro. Poi ha altre caratteristiche come l'aggressività. Oggi ha strappato 2-3 palloni agli avversari ed è riuscito anche a fare gol. Si era dato il veto sull'acquisto di Castellanos e adesso stanno venendo fuori le sue caratteristiche. La titolarità è una parola. Soprattutto quando non si è scelti poi si vede e si valuta la disponibilità. Ciro vive con una serenità disarmante nonostante tutto ciò che è venuto fuori. Ad oggi partono tutti e due alla pari.

Qualche tempo fa Sarri ci disse che ci sono delle squadre che giocano una volta a settimana come il Chelsea e poi ci sono squadre che giocano più volte a settimane e si divertono, ce la fanno. Abbiamo visto una Lazio libera, serena, in forma. Fa parte del gruppo Chelsea o delle altre squadre che amano giocare di più?

Non lo so ma avendo 15 giorni abbiamo potuto recuperare i giocatori anche sotto il punto di vista mentale. Il fatto che questi ragazzi non siano stati convocati in Nazionale gli ha dato modo di recuperare energie mentali: Romagnoli, Casale e Immobile. Adesso vediamo con la Champions League perché richiede un importante approccio mentale.

Un suo pensiero sul pacchetto difensivo e sull'ampiezza della rosa. Che vantaggio è per lei?

Sulla seconda è un vantaggio importante e lo è per tutte le squadre. Quest'anno fortunatamente ne possiamo beneficiare. Per quanto riguarda la solidità difensiva dipende anche dalla disponibilità di squadra, degli attaccanti e dei centrocampisti. Si attacca e si difende con tutti e tre i reparti. Stranamente questa differenza la si nota solo quando si perde ma poco quando si vince. All'inizio del campionato questa disponibilità non c'era. In cuor mio la conosco. Ora serve un filotto di partite per consolidarla.

Ci sono stati molti cartellini gialli per la Lazio. C'è un accanimento quando c'è Di Bello?

A me non è sembrata una partita cattiva. Non sono per guardare il lato peggiore. Rientra forse nella casualità delle cose. Non si vuole andare in quella direzione. Quando si vince si lascia passare tutto. Noi pensiamo a noi e basta.

Come avete interagito con Sarri? Come si riescono a decifrare cambi e situazioni in queste partite? Questa Lazio è ciò a cui avete lavorato in tutta questa prima parte della stagione?

Su Sarri la difficoltà è enorme perché siamo abituati a parlarci tanto. C'è stato un confronto con Sarri tra il primo e il secondo tempo. Sull'espressione di gioco bisogna allungare la prestazione del primo tempo fino a toccare i 90 minuti. Quello è l'obiettivo.

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