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Sconcerti: “La Lazio è a misura di Sarri, penso andrà in porto”

Mario Sconcerti

Anche il noto giornalista si esprime a favore del possibile approdo sulla panchina biancoceleste di Maurizio Sarri. Tutte le sue parole

redazionecittaceleste

È intervenuto nel pomeriggio, come di consueto, ai microfoni di TMW Radio, durante Maracanà, il noto giornalista Mario Sconcerti. Argomento del giorno, come da una settimana a questa parte, il possibile arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio. Di seguito tutte le dichiarazioni e qui, invece, tutte le novità sulla trattativa con la nostra diretta costantemente aggiornata.

 Maurizio Sarri

Sulla trattativa

Io non conosco Sarri come un uomo estremamente attento al guadagno. Però è un toscano, quindi ci sta: i toscani sono parsimoniosi. Ma a parte tutto credo sia un discorso per metà tecnico e per un’altra metà economico. Io sono abbastanza convinto che la cosa andrà in porto. Ho questa convinzione. Io comunque vedo questa trattativa, conoscendo anche Lotito, normale. Mi sembra un buon momento per andare a trattare Sarri e penso che la Lazio sia a misura di Sarri. Lui si piazzerà a Formello senza muoversi da lì. Sono convinto che vivrà lì, ha fatto così ovunque sia andato, dal Napoli al Chelsea. Si porta dietro il suo cane e sta bene così”.

Sul modulo

Parlando di puro schema, la Lazio deve essere ritoccata davvero poco. Qualunque squadra a tre ha un esterno che fa il cosiddetto elastico e può essere adattato a terzino. Penso a Fares e Marusic: la Lazio i quattro li ha. A me sembra che sia un problema più di regista: Sarri è molto attento a quel tipo di ruolo e spesso l’ha dovuto inventare. Non mi meraviglierei se anche alla Lazio cercasse di inventarlo, magari adattando Luis Alberto. Questa cosa per me è però abbastanza improbabile. Però lui ha questo come primo problema, quello del regista: Leiva è un regista classico, tende a tenere un poi tropo il pallone rispetto a quando serva a Sarri. Sarri vuole invece un regista che riceve la palla e la rende e poi di nuovo ancora. Decine e decine di passaggi brevi. Credo quindi che questo sia il suo prima problema. Non è facile trovare un giocatore così, forse dovrà inventarlo. L’ha fatto anche a Empoli e poi ci ha provato, riuscendoci meno, alla Juve”.