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Fiorentina-Lazio, Sarri senza Pedro. Per Italiano uno tra Piatek e Cabral

Lazio-Fiorentina

La Lazio sarà avversaria della Fiorentina in trasferta nel prossimo turno di campionato. Entrambi i tecnici hanno dei dubbi di formazione

redazionecittaceleste

Sabato prossimo la Lazio tornerà in campo e darà il via ad un febbraio di fuoco. In questo mese i biancocelesti si giocheranno infatti una grossa fetta della loro stagione. Esordendo in Serie A per poi mettersi in attesa di giocare anche in Coppa Italia e in Europa League. Facendo un passo alla volta, la prossima sfida in programma sarà valevole per il campionato e vedrà gli uomini di Maurizio Sarri affrontare la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Per il tecnico biancoceleste ci sono ancora alcuni problemi di formazione. Soprattutto in difesa dove Francesco Acerbi non sarà disponibile così come Luiz Felipe non si presenterà al cento percento. Problemi anche per Pedro che, nonostante si sia tornato ad allenare, starebbe ancora accusando dei fastidi al polpaccio.

Fiorentina-Lazio, Sarri senza Pedro. Per Italiano uno tra Piatek e Cabral- immagine 2

Uno tra Cabral e Piatek

In terra toscana, invece, il grande assente del match sarà Dusan Vlahovic. Colpo di mercato finito nelle grinfie della Juventus che ha sborsato la bellezza di 70 milioni di euro per il suo cartellino. Al suo posto, tuttavia, la compagine viola ha optato per l'acquisto del classe 1998 Arthur Cabral del Basilea. Ora l'allenatore della compagine gigliata dovrà solo scegliere se mandarlo in campo a sorpresa oppure se affidarsi all'altro nuovo acquisto Krzysztof Piatek. Già conoscitore del campionato e avversario della Lazio in diverse occasioni.

Cabral come Adriano

Intanto il ventitreenne attaccante brasiliano da poco atterrato a Firenze, si è presentato in conferenza stampa dove ha manifestato già una certa grinta e voglia di scendere in campo. Queste le sue prime parole da new entry del campionato italiano: "Da una vita sono pronto per indossare la maglia numero 9. Sono un giocatore forte fisicamente ma capace di muoversi bene in area di rigore. La mia qualità principale è la finalizzazione. Tuttavia, il mio compito sarà quello di aiutare la squadra a fare goal. In Italia sarà una sfida ma sto cercando di adattarmi soprattutto a quello che vuole l'allenatore. Con il tempo imparerò a conoscere anche gli avversari. Spero che il mio nome venga ricordato, dal club e dal campionato, come uno dei migliori brasiliani. Il presidente mi ha accolto con grande calore. Kuzmanovic, invece, mi ha paragonato ad Adriano e ne sono grato. Ciononostante, sarà il campo a parlare. Non ho obiettivi in termini di goal, l'importante è il bene della squadra".