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Siviglia: “Lazio, difficoltà preventivate. Luis Alberto vada incontro a Sarri”

Siviglia

Le parole dell'ex difensore biancoceleste, doppio ex in occasione della gara di stasera contro l'Atalanta, sul momento della squadra di Sarri

redazionecittaceleste

Doppio ex della gara - che si giocherà - contro l’Atalanta, Sebastiano Siviglia ha concesso una lunghissima esclusiva ai microfoni di footballnews24.it. Di seguito, vi riportiamo un piccolo estratto delle sue parole. “La Lazio sta attraversando una fase di cambiamento. L’arrivo di Sarri in panchina dopo anni di Inzaghi fa sì che ci siano aspetti da risistemare. Il percorso non è semplice, ma ci sono tutte le capacità per venirne fuori. Quando si cambia un allenatore si rivoluzionano anche i principi di gioco e l’assetto tattico. Quindi è una cosa normale in questo momento assistere a prestazioni altalenanti. La scelta della società prendendo Sarri è stata chiara, le difficoltà erano già state preventivate da Lotito e Tare. Sarri comunque ha già indicato alla società i giocatori adatti alla sua filosofia di gioco.

Lotito e Sarri

Luis Alberto ha grandi caratteristiche tecniche, ovviamente però deve venire incontro alle richieste del mister. Penso sia giusto trovare un compromesso e credo che Luis Alberto e il mister stiano lavorando in questo senso. Penso che lo spagnolo possa tornare sui livelli visti con Inzaghi. Prima o poi qualità così importanti vengono fuori. Le somme saranno tirate a fine anno, se il giocatore non sarà felice allora si potrà valutare il futuro. Fin che non finisce la stagione, però, deve provare a integrarsi il più possibile negli schemi di Sarri.

Roma è una piazza molto esigente. Non è semplice giocare all’Olimpico ma lo stadio pieno ti trascina, è incredibile. C’è anche l’altra faccia della medaglia: quando le cose non vanno bene, subentra un’eccessiva pressione. Immobile è un giocatore straordinario. Ovviamente alla Lazio si sente al centro del progetto. Mi piacerebbe però che l’attenzione pubblica non facesse mancare la giusta attenzione e il giusto riconoscimento. Il problema è questo: in Azzurro si sente leggermente decentrato e non considerato fondamentale. Rimango della convinzione che Ciro sia un top player e che il lavoro di Sarri, vicino a quello di Mancini, possa aiutarlo anche in Azzurro. Io punterei su di lui senza dubbio alcuno. L’Atalanta? Gasperini a alzato molto l’asticella, non so quanto la squadra possa crescere ancora. Oggi tutti guardano a questa solida realtà.