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Il sorriso stampato in volto e un messaggio serio da inviare alla società. Maurizio Sarri è tutt’altro che pentito delle sue parole nelle conferenze pre e post Atalanta-Lazio, anzi. Il tecnico biancoceleste ha voluto mandare un segnale chiaro ad ambiente e soprattutto società in vista di quello che dovrà accadere a gennaio. Poco importa che né Lotito né Fabiani abbiano gradito le parole del tecnico e conta ancora meno quel secondo contratto firmato a luglio, dopo la scoperta del mercato bloccato - e tenuto nascosto - il 23 giugno e dopo la scelta di rimanere comunque alla guida della Lazio.
Maurizio Sarri ha fatto la sua scelta, è rimasto per amore della Lazio come ha più volte avuto modo di ribadire in questa settimane. E non ha alcuna intenzione di dimettersi al momento, né ora né in futuro. Ma non solo. Il tecnico è sicuro infatti della promessa ricevuta da Lotito e Fabiani in estate, quella di avere carta bianca sulle prossime sessioni di mercato. Sempre, ovviamente, tenendo conto delle scarse possibilità della Lazio: nessuna spesa folle, ma l’ultima parola sul sostituto di qualsiasi giocatore dovesse essere ceduto. Non sarà in sostanza il solo Sarri a scegliere i nomi su cui investire (in lista sempre Insigne, Ilic e Martin), ma il tecnico potrà avere l’ultima parola e in caso contrario proseguire col materiale ora a disposizione. In ballo c’è il futuro della Lazio e la possibilità di fare quel salto di qualità che possa permettere di tornare almeno dove era la squadra biancoceleste fino a qualche mese fa per poi ripartire a caccia di migliori traguardi.
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