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Stop Rovella, per la Lazio non c’è margine per il ricorso: il motivo

Rovella
Oltre al danno la beffa, per la Lazio non c'è neanche margine per fare ricorso contro la decisione UEFA sulla squalifica comminata a Rovella
Edoardo Benedetti Redattore 

Aria di beffa molto pesante per la Lazio dopo i verdetti emanati dall'Appeals Body dell'UEFA. I responsi arrivati dalla gara di andati degli ottavi di finale di Europa League contro il Viktoria Plzen non sorridono ai biancocelesti di Baroni: confermato il turno di stop a Gigot dopo il cartellino rosso ricevuto nei minuti finali del match della Doosan Arena. Per quello comminato da Rumsas Rovella è arrivata invece la beffa: due turni di stop per il mediano biancoceleste. Per la Lazio, invece, un'ulteriore beffa: non c'è margine per fare ricorso.

Già, perché l’Appeals Body - il corpo di giudizio della UEFA per derimere casi speciali e urgenti - è il secondo e ultimo grado di giudizio. Pertanto, la società biancoceleste, per fare ricorso per provare a dimezzare i due turni di stop inflitti al classe 2001, dovrebbe appellarsi al Tas di Losanna. Ciò non è però possibile: il Tribunale arbitrale non ha giurisdizione sui casi relativi a sanzioni inferiori alle tre giornate di squalifica. Per questo motivo, lo stop di Rovella è destinato a essere di due giornate. L'Appeals Body UEFA sanziona poi anche i supporter biancocelesti dopo la gara di andata: il motivo<<<