Una vita da compagni di squadra e il sogno un giorno di lavorare insieme: “Mi piacerebbe un giorno lavorare con Tudor perché lo stimo tantissimo. Ora però gli faccio solo un grande in bocca al lupo”. Alessio Tacchinardi conferma ai microfoni di dotsport.it tutta la stima nei confronti dell’attuale allenatore della Lazio, poi si lascia andare a un’analisi sulle prime due uscite dei biancocelesti. “La sua difesa (di Tudor, ndr) è elastica, spesso la squadra difende a 4 in realtà. Non è il classico 3-4-2-1. Mi ha anche un po’ sorpreso a essere sincero perché pensavo che sarebbe stato più drastico nel cambiamento rispetto a Sarri. Guendouzi e Kamada o Vecino si abbassano molto, diventano quasi un centrale aggiunto con i due braccetti della difesa a tre che si trasformano in terzini. Evidentemente ci vorrà tempo per vedere la squadra che ha in mente Tudor.
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Tacchinardi: “La Lazio di Tudor ha bisogno del miglior Immobile. Sorpreso da…”
In campionato, contro la Juve, la Lazio ha giocato una partita con l’intensità che piace a lui. Anche in Coppa Italia, a Torino, ha fatto un buon primo tempo. Nella ripresa però ho visto gli scheletri della Lazio di Sarri. La squadra non ha ancora abbandonato i dettami del vecchio allenatore. Il buco che Casale prende sul gol di Chiesa, facendosi infilare da un lancio centrale da 50 metri, è grave. La Lazio ha bisogno del suo miglior Immobile. L’attaccante centrale è il punto di riferimento per Tudor. Se lui non funziona, la squadra fatica”.
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