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Taty spreca, Dumfries punisce: l’Inter non fa favori, ma la nuova Lazio convince

Inter-Lazio
Spreca l'argentino a cinque minuti dal 90', punisce l'olandese centoventi secondi dopo. Kamada migliore in campo, il futuro fa ben sperare
Michele Cerrotta

A caccia di un sogno con spregiudicatezza, cuore e un briciolo di follia. È così che Tudor disegna la Lazio anti Inter, con una formazione a sorpresa senza diversi big e con tante inattese novità. La follia e il coraggio premiano il tecnico croato: la Lazio parte subito forte, aggressiva e compatta contro un’Inter che dimostra di saper essere pericolosa in qualsiasi occasione. Bastano centottanta secondi a Thuram per chiamare Provedel al primo super intervento, ne servono altri sessanta a Castellanos per trovare il vantaggio su assist di Kamada, ma Sacchi e il Var annullano tutto per fuorigioco. La partita è subito viva, lo spettacolo è garantito.

Si supera due volte in pochi secondi Provedel su Dimarco al 28’, quattro minuti dopo si inventa il gol Kamada: conclusione secca dal limite del giapponese che buca Sommer con una precisione chirurgica. Zaccagni, ancora ispirato dal giapponese in versione super saiyan e per distacco migliore in campo con una prestazione maiuscola, colpisce l’esterno della rete, poi l’Inter prova a farsi vedere. La Lazio corre qualche rischio a un passo dall’intervallo, ma una serie di flipper prima e Gila poi salvano i biancocelesti. Il secondo tempo scorre via a ritmi leggermente più bassi, con l’Inter che cerca il pari e lo sfiora al 58’ con un colpo di testa di Lautaro su corner che si stampa sul palo.

Vecino risponde poco dopo con un diagonale mancino che esce a pochi centimetri dal palo lontano della porta di Sommer. Tudor intanto perde, per il prossimo match, Casale che - diffidato - viene ammonito. Inizia quindi la girandola di cambi: Inzaghi in versione iper offensiva, la Lazio dando spazio alla fantasia. A cinque minuti dal 90’ ha una colossale occasione la squadra biancoceleste: Cataldi libera su un’azione offensiva di Sanchez, la palla arriva in verticale a Castellanos che non aspetta Guendouzi, va da solo e viene fermato benissimo da Pavard. Come nel più classico dei copioni, un paio di minuti dopo su una punizione di Sanchez dalla trequarti arriva il colpo di testa di Dumfries a rimettere tutto in parità. Finisce così, con tanta amarezza, la sfida di San Siro. Castellanos spreca, Dumfries non perdona: due punti persi, ma i presupposti sono quelli giusti.

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