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Non chiamatelo indisciplinato: Tavares conquista Sarri e si riprende la Lazio
Troppo anarchico, poco attento alla fase difensiva, indisciplinato. Sono solo alcune delle critiche rivolte a Tavares negli ultimi tempi per giustificare una possibile incompatibilità con il sistema di gioco di Sarri. Il tecnico della Lazio, che in effetti nella sua prima avventura a Formello aveva bocciato il portoghese, la pensa oggi in maniera totalmente diversa. All’epoca aveva pesato molto l’opinione di Jorginho, eppure a Sarri è bastato lavorare due-tre settimane con il portoghese per rendersi conto del potenziale del giocatore.
E pensare che, prima del blocco del mercato, Nuno Tavares era finito addirittura in cima alla lista dei sacrificabili. Perché le squadre interessate non mancavano e, appunto, perché per Sarri non sembrava essere una pedina intoccabile. Qualche sondaggio è arrivato dall’Al Hilal, quando i tentennamenti di Theo Hernandez avevano fatto rallentare la trattativa per arrivare al francese. E da Formello hanno assicurato di aver rifiutato 35 milioni di euro (con il 40% che spetterebbe comunque all’Arsenal). Vero o no, l’ipotetico rifiuto e il blocco del mercato hanno dato una seconda chance al portoghese che, ora, ha conquistato Sarri.
In 23 giorni di lavoro Nuno Tavares si è messo in mostra facendosi trovare pronto dal punto di vista fisico e soprattutto dal punto di vista mentale. L’applicazione e la disponibilità allo studio del sistema di gioco di Sarri hanno colpito il tecnico, con cui è scattato subito il giusto feeling. Un segnale importante è arrivato dallo stesso giocatore, che ha fatto sapere agli agenti di essere pronto e determinato a rimanere alla Lazio, mettendo fine così a qualsiasi discorso sul Milan (prima di Tare), l’Arabia Saudita o altre squadre estere.
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