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UNDER 16 | Lazio, Lombardi: “È una bella emozione. Ai ragazzi dico…”
Comincia la nuova avventura di Cristiano Lombardi da allenatore dell'Under 16 della Lazio. In particolare, ai microfoni ufficiali del club capitolino, l'ex attaccante biancoceleste ha parlato di questa sua nuova esperienza. Di seguito le sue dichiarazioni ufficiali:
"È una bella emozione. Rientrare nella famiglia Lazio e proseguire il mio percorso con loro è una cosa che mi dà tanto, che mi dà stimolo. I ragazzi sono meravigliosi da allenare, ed è un percorso dove voglio mettere tutto me stesso. I giovani? Sembra quasi una seconda vita, una rivincita, far ripercorrere ad altri ragazzi le tue esperienze dandogli qualche consiglio, stargli vicino nel modo giusto, fargli capire come funziona questo mondo e allo stesso tempo cercare di migliorargli, perchè il settore giovanile come obiettivo deve avere questo.
Torneo prima della stagione? È stato bello, l'esperienza è stata molto positiva, anche perchè l'organizzazione del torneo ci ha messo tutto a disposizione. Siamo stati felici di poter fare queste tre partite in tre giorni. Sicuramente ci siamo testati con un livello molto importante, i ragazzi dopo due settimane di lavoro hanno risposto veramente in modo positivo, soprattutto sotto il punto di vista dell'atteggiamento, che non era un cosa scontata. Siamo molto contenti, anche perchè siamo riusciti a dare spazio a tutti, che è una cosa importante per capire il livello di tutti, per capire anche a livello atletico come stiamo.
Le difficoltà in questa categoria? Probabilmente riuscire a mettere in campo lo stesso atteggiamento in tutte le partite, perchè quando giochi contro Napoli, Inter, Milan, Roma, Fiorentina è facile, magari sarà un pò più complicato spronare i ragazzi quando si affrontano realtà leggermente minori, ma sta lì il dovere di un allenatore di fargli capire che per fare questo mestiere bisogna rimanere sempre attaccati, stare sempre sul pezzo perchè ogni giorno può cambiare, ogni giorno va sfruttato per avere voglia di migliorarsi. Secondo me il lavoro dell'allenatore, sotto il punto di vista caratteriale con i ragazzi, è un pò questo.
Campionato? L'importante è iniziare bene, sicuramente andiamo a cercare di fare tra due settimane un gran partita a Catanzaro. Sappiamo che subito ci sarà il match contro la Fiorentina, che mi dicono essere tra i più forti d'Italia. Ma lo stimolo è tanto, saranno sempre partite diverse, i ragazzi sono disposti a fare più cose, che è una cosa che richiedo da subito. Sono molto curioso.
Cosa voglio dai miei ragazzi? Mi ero ripromesso di essere molto calmo in panchina, perchè odio un pò troppo caos, perchè i protagonisti sono i giocatori e non sono mai gli allenatori. Però devo ammettere che nel torneo mi sono reso conto che l'adrenalina fa parte del gioco, e spero di trasmetterla un pò ai ragazzi. Se mi porto dietro caratteristiche dai miei precedenti allenatori? Se inizio questo percorso è perchè qualche allenatore mi ha lasciato tanto: Simone Inzaghi su tutti, poi ci sono stati anche Baroni, De Zerbi, Ventura, Cosmi; chi a livello caratteriale, chi a livello tecnico, prendo un pò da tutti quelli che mi hanno lasciato qualcosa. Sinceramente, credo che sia un pò questo il segreto per chi ha avuto esperienza nel calcio.
Messaggio ai miei ragazzi? Di star tranquilli, quello che gli chiedo sempre è di giocare con il coraggio con cui giocherebbero con i loro amici in spiaggia, o a calcetto. È un'età giovane dove devono testarsi anche loro, dove devono mettere in campo quella voglia in più anche a livello tecnico, perchè se entrano in campo con un pò di paura e hanno timore del giudizio del proprio allenatore non si divertono, e non sarebbe giusto".
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