La Lazio di Sarri si prepara ad affrontare l'Inter dell'ex Simone Inzaghi nella semifinale di Supercoppa italiana, trofeo che Juan Sebastian Veron vinse con entrambe le maglie nella sua carriera: con la Lazio nel 2000 proprio contro i nerazzurri e poi con l'Inter nel 2005. “Sono due gioie della mia carriera: quella con la Lazio era unica e l'altro successo in maglia Inter ha dato il via a un ciclo vincente” – le parole dell'argentino, intervistato da La Gazzetta Dello Sport – “Vorrei che anche questa Supercoppa regalasse spettacolo”.
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Veron: “Sarri un grande tecnico, la Lazio può vincere. A Eriksson dico…”
Che sensazioni le lascia la Lazio di Sarri?
“C'è un grande tecnico, uno che sa sempre dare identità. La squadra è buona, a tratti perfino ottima, ma... manca sempre qualcosa. Se l'Inter è riuscita a fare il salto, la Lazio no: quando servirebbe uno spunto in più, perde un po' di continuità. Dico questo a prescindere dalla Supercoppa, che la Lazio può vincere, e nonostante abbia ottimi giocatori, da Luis Alberto a Immobile”.
L'obiettivo principale di Sarri però è tornare in Champions.
“Significherebbe dare una stabilità e prestigio. Riuscirci è decisivo per tutto l'ambiente: la Lazio può farcela sicuramente, ma non vanno sottovalutate né l'Atalanta, sempre pericolosa, né il Napoli, che ha comunque ancora lo scudetto sul petto”.
Si sente di dire qualcosa al suo vecchio maestro Eriksson?
“Il mio messaggio a mister Sven è già arrivato... Mi ha insegnato a non mollare, so che non lo farà neanche lui. Mi ha accolto da ragazzino con un abbraccio e oggi sono io ad abbracciare lui. Eriksson sapeva che ai giovani a volte non serve altro che la giusta fiducia e una parola da padre: gli sarò sempre grato di averla detta a me al momento giusto”
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