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Verona-Lazio, Ayroldi cerca i riflettori: fischi incomprensibili e gestione pessima

Milinkovic e Ayroldi
Il punto sugli avvenimenti da moviola nella sfida tra i biancocelesti e i veneti. Analizzata la prova del signor Giovanni Ayroldi di Molfetta

redazionecittaceleste

Primo Tempo

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Primi cinque minuti che scorrono con Ayroldi costretto a intervenire una sola volta. La partita continua poi senza grandi interventi da parte del fischietto di Molfetta chiamato in causa sporadicamente. Al 19° poteva starci il giallo per Hien che tira in maniera vistosa la maglia di Immobile: Ayroldi si limita a un richiamo verbale. Comincia poi a fischiare in maniera più frequente il direttore di gara: al 23° primo giallo della partita con Duda che blocca in ripartenza Zaccagni. Conto dei gialli pareggiato al 28°: questa volta i protagonisti si invertono i ruoli e sul taccuino di Ayroldi finisce proprio l'ex della gara. Ammonito al 34° Magnani che stende ancora Zaccagni, incubo delle difese della Serie A quest'anno. Rischia al 40° Duda che con calcetto da dietro stende Milinkovic ma per Ayroldi non ci sono gli estremi per il secondo giallo.

Secondo Tempo

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Il secondo tempo si apre con il primo con Ayroldi che fischia il primo fallo al 50° dopo che Pedro, in ritardo, stende Doig. Cresce la voglia di essere protagonista dell'arbitro che comincia a sanzionare ogni tipo di contatto. Lettura ancora di difficile comprensione quella che arriva al 70°: Magnani prova a intervenire con un contrasto spalla a spalla su Zaccagni. Il numero 20 è bravo a interrompere la corsa provocando la caduta del difensore scaligero: Ayroldi vede un contatto e fischia il fallo. Terzo giallo in casa Verona per Hien che trattiene a due braccia Felipe Anderson. All'86° arriva anche il quarto giallo per il Verona: la sanzione è sempre per una trattenuta,  il destinatario Depaoli .