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Oggi Verona non è fatale, ma la Lazio deve al più presto ritrovare se stessa

Verona-Lazio
I biancocelesti portano a casa solo un punto dal Bentegodi ma la prestazione è ancora una volta sottotono: sabato con l'Atalanta servirà altro

redazionecittaceleste

Punti pesanti in palio oggi al Bentegodi, dove la Lazio affronta il Verona per rimanere attaccata alle zone nobili della classifica. I padroni di casa però sono in un buon momento e lo dimostrano nei primi minuti, quando tengono testa ai ragazzi di Sarri e si fanno vedere con un paio di palle in verticale che provano a sorprendere la difesa. La prima grossa occasione però è a marchio Lazio, con Milinkovic che non va lontano dall’incrocio su punizione al 10’. È colossale invece nove minuti più tardi l’occasione per il Verona: Ngonge calcia da fuori e mette in difficoltà Provedel, che respinge lateralmente sui piedi di Doig che però calcia altissimo e spreca una grande chance. Al 24’ arriva il primo giallo della partita: se lo prende Duda che trattiene Zaccagni. Un minuto dopo sbaglia Pedro: passaggio intercettato, Ngonge va a concludere ma il tiro esce a lato.

Prova il Verona, risponde la Lazio: spizzata di Milinkovic su lancio di Provedel, la palla arriva a Immobile che calcia ma conclude alto di poco. Al 28’ fallo di Zaccagni su Duda: giallo. La partita prosegue combattuta, con continui ribaltamenti di fronte. Su uno di questi, al 34’, viene ammonito Magnani per fallo su Zaccagni. Miracoloso Provedel quattro minuti più tardi: sugli sviluppi di un corner la palla arriva a Depaoli che calcia a giro da fuori, bravissimo il portiere della Lazio, coperto, a non farsi ingannare e a deviare quel tanto che basta. Altra occasione per la Lazio al 43’: splendida palla in verticale di Hysaj per Pedro, ma lo spagnolo conclude sopra la traversa. Si fa però perdonare allo scadere del primo tempo. Scavetto di Cataldi al limite, la palla arriva a Pedro che si gira con una magia e buca Montipò portando in vantaggio la Lazio.

Dopo un minuto di recupero l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi. La ripresa inizia senza alcun cambio. Bastano sei minuti al Verona per trovare il gol del pareggio. Punizione per un fallo ingenuo di Pedro, Lazovic batte perfetto per la testa di Ngonge che brucia la difesa biancoceleste e buca Provedel. Gli scaligeri tentato l’uno-due: con un calciatore della Lazio a terra, Lazovic conclude da fuori e prende in pieno il palo. Si salva la Lazio. Al 56’ è ancora miracoloso Provedel su Doig, che aveva calciato a botta sicura dopo un’uscita infelice di Hysaj. Sarri corre ai ripari tre minuti più tardi: fuori Cataldi, dentro Vecino. Al 61’ intervento rischiosissimo di Marusic da ultimo uomo che però prende la palla prima di Lasagna e salva la Lazio. Espulso per poteste un componente della panchina scaligera. I biancocelesti però accusano il gol del Verona e faticano a costruire.

Al 68’ girandola di cambi: dentro Gaich, fuori Ngonge nel Verona; fuori Immobile e dentro Felipe Anderson nella Lazio. Cinque minuti dopo prova a calciare Zaccagni dall’interno dell’area, ma il suo tiro esce debole a lato. Il Verona cala di intensità e prova a spingere allora la Lazio. Al 79’ cambia il Verona: dentro Ceccherini e Abilgaard, fuori Coppola e Lazovic. Due minuti dopo giallo per Hien, che trattiene Felipe Anderson. All’86’ fuori Tameze, dentro Sulemana. Un minuto dopo ammonito Depaoli all’ennesimo fallo subito da Zaccagni. Non bastano i sei minuti di recupero alla Lazio, che ha un’occasione colossale a pochi istanti dallo scadere con Zaccagni, ma è miracoloso Montipò a salvare sul tacco dell’ex. Finisce 1-1 e la Lazio si porta a casa un punto e tanti, troppi rimpianti.