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Il gol di testa al Milan, in Coppa Italia, ha regalato alla Lazio un'altra gioia. L'arciere ha scoccato una delle sue frecce e lo ha fatto nel momento decisivo della gara. Lo ha fatto, Zaccagni, con un colpo di testa in girata perfetto: non la specialità della casa, come ha confermato un Sarri stupito dalla sua soluzione aerea. Il capitano biancoceleste si è caricato ancora i biancocelesti sulle spalle e li ha portati ai quarti di finale con un colpo inatteso, proprio quando i calci di rigore sembravano più vicini.
È stato decisivo, come quasi sempre è accaduto da quando è sbarcato nella Capitale. I numeri, in tal senso, sono impressionanti: dei 35 gol siglati con la maglia della Lazio, appena 4 sono coincisi con una sconfitta (Sassuolo, Porto, Napoli e Salernitana). Per il resto, gli altri 31 centri del capitano hanno portato in dote punti pesanti e non solo. Il suo quarto gol stagionale, contro i rossoneri, ha spianato la strada ai biancocelesti per i quarti, ma ha dato ulteriore fiducia a una Lazio complessivamente in crescita.
Oggi incontrerà il Bologna di Immobile, da cui aveva ereditato la fascia da capitano. Sta diventando un riferimento importante, Zaccagni, per i suoi. "Certamente è un leader tecnico. Da come l’ho ritrovato mi sembra stia prendendo anche le caratteristiche di leader emotivo. È in evoluzione", ha confermato Sarri nell'immediato post partita contro il Milan. Non è solo un capitano o un ala dotata di tecnica e dribbling: è un catalizzatore di gioco decisivo per la Lazio.
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