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Avv. Mignogna: “La storia dello scudetto del 1915 sta facendo il giro del mondo”

Lazio: scudetto del 1915

L'avvocato Gian Luca Mignogna, legale della Lazio nella battaglia per l'assegnazione dello scudetto negato, è tornato a parlare della questione

redazionecittaceleste

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ROMA - L'avvocato Gian Luca Mignogna, che da anni si occupa dell'assegnazione alla Lazio dello scudetto negato nel 1915 durante la Grande Guerra, è tornato a parlare di questa faccenda. Mentre il mondo è impegnato nella lotta contro il coronavirus, la storia biancoceleste si sta espandendo in tutto il continente. Ecco le parole del legato presso il portale laziostory.it:

"Non c’è alcun dubbio, mai come ora l’Italia e gli Italiani stanno vivendo momenti di grande sofferenza e difficoltà. Il pensiero corre forte a tutti coloro che stanno combattendo contro l’epidemia causata dal Covid-19: i ricoverati e i contagiati dal coronavirus che stanno lottando contro questo male; i medici, gli infermieri e gli scienziati che sono impegnati in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria; i familiari che stanno piangendo l’improvvisa perdita dei loro cari; i lavoratori che sono stati travolti dalle conseguenze economico/sociali che ne stanno scaturendo.

#IoRestoACasa non è soltanto l’hashtag più condiviso in questi giorni di trincea, ma un vero e proprio imperativo categorico che tutti dobbiamo seguire, se davvero vogliamo bene a noi stessi, ai nostri cari ed alla nostra amata nazione. Meno usciamo di casa, più evitiamo di espandere direttamente o indirettamente il contagio.

In queste lunghissime ore domiciliari, tuttavia, tra un telegiornale e l’altro stiamo riscoprendo antiche passioni sopite dalla vita frenetica cui tutti eravamo abituati solo fino a pochi giorni fa. C’è chi si diletta in cucina, chi sta rispolverando dalla propria cineteca i grandi cult della pellicola e chi ha deciso di organizzare infinite sfide a carte o alla console, mentre sui social le chat imperversano come non mai e la “navigazione” su internet sta toccando livelli che nemmeno Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci avrebbero osato immaginare.

Così con le competizioni sportive ormai ferme in tutto il mondo, in questi inesplorati tour virtuali, ci si rende fatalmente conto che però c’è almeno un campionato che sta attirando le attenzioni dell’intero globo. Stiamo parlando del primo campionato di calcio interrotto da bruschi eventi extra-sportivi: il campionato italiano 1914/15, ingiustamente attribuito al Genoa e per il quale lo scrivente, tutta l’equipe che lo sta supportando e ogni tifoso della Prima Squadra della Capitale, oramai da un lustro, stanno lottando affinché la Figc lo assegni “ex aequo” alla Lazio che in quella infausta stagione fu Campione Centro-Meridionale ed alla società ligure che risultava la primatista settentrionale al momento della sospensione bellica indetta il 23 maggio 1915.

In passato si erano già occupati della vicenda la “BBC Sport“, “Le Monde“, “The New York Times“, nonché, più recentemente, la “Radio dei Caraibi“, l’emittente anglo-maltese “One Tv” e il prestigioso “The Guardian“. La sospensione della Serie A 2019/20 e della maggior parte dei campionati europei, resasi drammaticamente necessaria con l’espansione del Coronavirus, ha inevitabilmente acceso i fari dei media internazionali sulla vicenda dello Scudetto 1915, che costituisce il primo precedente a livello mondiale relativo ad una competizione calcistica sospesa senza addivenire ad una conclusione sul campo.

Scopriamo così che ora il mondo sta scoprendo il caso “Lazio 1915”, l’ingiustizia centenaria subita dai biancazzurri e la rivendicazione ancora pendente sui tavoli federali, attraverso le colonne del quotidiano catalano “Sport“, della testata olandese “Voetbal Zone“, da quella svedese “Fotbolls Kanalen” e perfino dalla indonesiana “Indosport“, senza contare i richiami mossi sull’argomento dai media transalpini “France 24“, “Sports” e “So Foot“.

Ora è oltremodo evidente come nessuno stia minimamente pensando di farsi forte della stampa internazionale per “spingere” la questione Scudetto 1915 durante l’emergenza umanitaria e sanitaria che sta attanagliando l’Italia, sarebbe quantomeno inopportuno, però è altrettanto vero che il mondo sportivo da ogni dove sta guardando al “precedente italiano” per non commettere gli stessi errori e/o adottare provvedimenti parimenti iniqui, sicché la Figc, superata tutti insieme la fase emergenziale, sarà chiamata ad un vero e proprio atto di responsabilità ed a sancire l’ex aequo a Lazio e Genoa onde ovviare a tale storica discriminazione nel pieno rispetto dei valori olimpici, giuridici e meritocratici".