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—ROMA- Le modifiche che la FIGC ha dovuto apportare al protocollo sanitario per gli allenamenti di squadra non hanno convinto molti dei club di Serie A che, in queste ore, si stanno ribellando pubblicamente. Le restrizioni imposte dal CTS sono ritenute infattibili, quasi come se si volesse provocare la fine del campionato. Anche la Lazio non è contenta del protocollo, come si evince dalle parole di Ivo Pulcini, responsabile sanitario dei biancocelesti: "La struttura del nostro centro sportivo è sanificata e privata, prima di essere ammessi a scaglioni, distanziati singolarmente e a ora differenti, gli è stata misurata temperatura, ossimetria e frequenza cardiaca. Una volta ammessi vuol dire che sono perfetti, altro che sani o ammalati. Li controlliamo ogni 4 giorni, è difficilissimo che si contagino. Se capitasse, li isoleremmo senza bisogno di controllare gli altri, perché non entrano in contatto con nessuno”.