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Lazio, Correa segna alle big, ma i suoi gol sono troppo pochi

Juventus-Lazio, Correa

Dopo Atalanta e Bayern, torna al gol anche contro la Juve. In totale tre reti in campionato: non bastano ad ovviare ai momenti no d'Immobile

redazionecittaceleste

ROMA - Ciao mamma, guarda come si diverte. Il Tucu segna e spedisce in Argentina l’esultanza per la sua terza rete. Finalmente un gol in campionato, verrebbe da dire, se solo servisse. Aveva colpito in Champions il Bayern, non centrava invece la porta in serie A dal successo di Bergamo del 31 gennaio, praticamente da più d’un mese. L’altro misero centro risaliva addirittura al 21 novembre a Crotone, prossimo avversario biancoceleste dopo un girone. Diciamo che in questo 2021 Correa s’è specializzato a esplodere nei big match. E’ sempre il migliore, il più pimpante in mancanza d’Immobile. A Bologna aveva mostrato la sua grande condizione, ma aveva due grossissime chance sciupate sul groppone. Stavolta no, Correa si sblocca con la Juve. Ironia del destino, contro la squadra che aveva provato a strapparlo alla Lazio in extremis a settembre. No di Lotito al prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 30 milioni per l’attaccante.

 Juventus-Lazio, Correa

PRIMAVERA

Applausi scroscianti da parte d’Inzaghi dalla panchina. Perché Correa oltre il gol, mostra una grande personalità. Intercetta il retropassaggio di Kukusevski, dribbla Demiral, fa passare la palla sotto le sue gambe e spiazza Szczesny alla sua destra. Indemoniato, torna pure ad aiutare tutta la squadra. Ora sono sei le reti totali (e 4 assist) fra campionato e Coppa. Tucu d’altronde rinasce sempre in Primavera. Rianimato, speriamo prima o poi serva anche per la vittoria. Perché così è andata sempre da quando è sbarcato a Roma. Anche l’anno scorso si era “liberato” col Bologna il 29 febbraio a un girone (ultimo centro il 10 novembre) di distanza, poi però il Coronavirus bloccò subito la sua corsa. Invece emblematica fu la riscossa di due anni fa quando il Tucu divenne la costante decisiva (4 gol fra aprile e maggio) della Lazio chiudendo, tra le altre cose, la finale di Coppa Italia proprio contro l’Atalanta. Purtroppo infortuni e acciacchi continuano a minarne l’esplosione definitiva, ma la Lazio crede ancora in Correa. Serve questa sua grinta per ovviare a un Immobile totalmente fuori forma. La sua paura non fa centocinquanta in Serie A e, senza di lui, non basta nemmeno Correa. Ciao mamma, tutto il divertimento è purtroppo finito nella ripresa. Venerdì col Crotone servono i tre punti per forza.

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