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—ROMA - Il responsabile sanitario della Lazio, il dotto Ivo Pulcini, ha raccontato ai microfoni di calcionews24 il suo pensiero sulle norme anti coronavirus adottate nel calcio:
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ROMA - Il responsabile sanitario della Lazio, il dotto Ivo Pulcini, ha raccontato ai microfoni di calcionews24 il suo pensiero sulle norme anti coronavirus adottate nel calcio:
"Per me le modifiche da fare al protocollo devono essere simili all'antidoping. In quel caso interviene la VADA che manda alcune persone a controllare, dopodiché sono loro che stabiliscono se un giocatore ha bisogno di essere monitorato in caso di positività. Questo bisognerebbe farlo anche per quanto concerne il coronavirus. Ci vuole una terza persona che faccia controlli uguali per tutti. Così siamo più tutelati, poi chi viene trovato positivo ha modo di essere controllato al meglio. Se io vengo a contatto con un contagiato che, attaccandomi il virus fa di me un asintomatico, non ho subito nessun danno. Anzi, mi ha fornito l'immunità di gregge. Quarantena? Se un giocatore è positivo al Covid non si può isolare tutta la squadra. E' dall'inizio che trovo questa cosa ridicola. Rispetto le leggi italiane, ma anche il codice deontologico dei medici".
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