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—ROMA - La vigilia della sfida di Champions League contro il Club Brugge è stata amara per la Lazio che ha visto la propria rosa decimata dal coronavirus poche ore prima della partenza per il Belgio. Nell'occhio del ciclone adesso ci sono finiti i controlli della UEFA. Secondo l'edizione odierna del Corriere dello Sport, il modus operandi dell'organo calcistico sarebbe da rivedere. La prassi prevede che: venga effettuato solo il tampone molecolare e non il sierologico. Questo diminuisce le possibilità di trovare i suddetti "falsi postivi" o asintomatici con una bassa carica virale. C'è già stato almeno un precedente in Italia con la situazione di Ashraf Hakimi. L'Internazionale si è dovuta privare di un giocatore in salute nel massimo torneo europeo, per colpa di un'analisi approssimativa.