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Lazio, il doppio ex Oddo: “Il Bayern deve stare attento a Immobile”

Notizie Lazio: Massimo Oddo

Queste le parole dell'allenatore

redazionecittaceleste

ROMA - ROMA Un doppio ex speciale. Più legato alla Lazio che al Bayern Monaco. Coi biancocelesti Massimo Oddo ha giocato cinque anni, è stato capitano, ha vinto una coppa Italia e con Inzaghi (i due sono molto amici) ha attraversato due ere, quella di Cragnotti e di Lotito. Con i tedeschi una sola stagione, “un’esperienza fantastica, giocavo con Miro (Klose ndc) e Ribery, c’erano anche i giovani Muller e Kroos. Che squadra pure quella”. E’ campione del mondo del 2006, ma è col Milan che ha vinto tutto.

Partiamo subito, che effetto le fa vedere la Lazio giocare una gara così?

“Bellissimo, è lì che deve stare la Lazio. Se lo meritano la società e Simone per il gran lavoro fatto in questi anni. Per i giocatori sarà una serata fantastica”.

L’emozione può giocare brutti scherzi?

“No, forse i primi minuti, ma l’adrenalina e la voglia di mettersi in mostra farà la differenza. Gli ottavi, poi, sono la prima fase dell’eliminazione diretta, sono complicati e difficili, ma per tutte e due le squadre. Certo il Bayern è più abituato a giocare gare simili rispetto alla Lazio, ma la sorpresa è dietro l’angolo. Sempre, pure in Champions”.

I tedeschi sono i campioni in carica, hanno da poco vinto la coppa del mondo. Una sfida proibitiva…

“Il Bayern è un’armata, una vera corazzata, ma credetemi, al di là dei valori e dell’esperienza, la Lazio, questa Lazio, se la gioca alla grande. Ne sono più che convinto. Certo se poi i tedeschi la prendono sottogamba, beh…ma non credo accadrà”.

Che significa giocare con la maglia del Bayern?

“E’ una casacca pesante. Lì devi vincere. Punto. Poi è la squadra della Germania, non è come da noi che ci sono antipatie tra tifosi di squadre italiane, i tedeschi quando gioca il Bayern fanno tutti il tifo per la squadra di Monaco. E’ il club nazionale”.

Per Oddo i quarti per Inzaghi non sono una chimera, quindi?

“Assolutamente no, soprattutto quando arrivi a quel livello. Loro sono i favoriti, naturale, ma tutto è in ballo”.

 Simone Inzaghi raggiunge le 100 vittorie in Serie A

Un consiglio al suo amico Simone?

“Non ne ha bisogno. Come me ne ha giocate tante di gare così, quindi sa benissimo cosa fare e cosa dire ai suoi ragazzi. Da giocatore posso solo dire che non devono avere paura, giocare a viso aperto e diver. Con calciatori come Luis Alberto, Milinkovic e Immobile possono mettere ansia anche al Bayern Monaco”.

Un giocatore della Lazio che può mettere in difficoltà il Bayern.

“Immobile, sarà motivato dalla sfida con Lewandowski e poi negli spazi e per come gioca lui può essere devastante per la difesa tedesca”.

Quasi inutile che le chieda chi temere del Bayern...

"Direi di sì, comunque i tre d'attacco".

Sorpreso di quello che sta facendo Inzaghi?

“Ma Simone negli ultimi quattro anni da giocatore faceva finta di giocare, era già allenatore. E’ stato bravissimo”.

Le va di uscire fuori argomento e tornare sulle polemiche del play-out tra Perugia e Pescara?

"Avevo lasciato il Perugia in zona play-off, sono tornato e abbiamo perso lo spareggio per un rigore: sconfitta nella prima gara, vittoria nella seconda. Tutto quello che è successo dopo col mio arrivo a Pescara sono tutte idiozie, fandonie. Al Perugia devo solo dire grazie e l'hanno fatto anche loro. Speravo di salvarmi e restare lì, purtroppo il calcio è anche questo".

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