Lazio, il pareggio è di platino

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ROMA -Più di qualche tifoso avrebbe firmato per il pareggio, alla vigilia di un derby della capitale vissuto con spavalderia e con la consapevolezza di essere più forti. Questo accade perché quando ci si avvicina al fischio d'inizio di una partita del genere si azzera tutto, molto peggio perdere che non vincere. La convinzione di tutti era che il pareggio avrebbe mitigato i sogni tricolore, ma sarebbe stato oro colato per la lotta ad un piazzamento Champions.

Al termine della ventunesima giornata di serie A succede che il risultato del derby diventa addirittura trionfale, perché ottenuto contro una Roma che ha giocato molto meglio, ma soprattutto perché ti permette di rosicchiare un punto alla capolista Juventus, uscita sconfitta dal San Paolo, contro un Napoli tornato a correre. Chissà che questo punto non possa essere decisivo per il raggiungimento di un traguardo, prestigioso o prestigiosissimo che sia. Troppe volte negli anni passati, sono stati i pareggi mancati a condizionare il bilancio stagionale. Una Lazio con Correa e Luis Alberto non al meglio e con un Milinkovic ectoplasmico hanno tenuto botta contro i cugini in cui Spinazzola e Santon sembravano Maldini e Cafù.