Lazio, l’ex Protti: “Non entrai nei meccanismi di Zeman. Signori? Un amico”

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ROMA - L'ex centravanti Igor Protti, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare del suo periodo alla Lazio:

"Chi indossa la maglia deve sentire il senso d'appartenenza e deve saper rispettare la storia del club. Questa era la mia mentalità. Che ricordi i derby con la Roma, vederli è bello ma giocarli è tutta un'altra cosa. Aver segnato alla Roma all'ultimo secondo con un uomo in meno fu come volare. Zeman ci fece lavorare molto duramente. Non mi spaventava questo ma ho faticato ad entrare nei suoi meccanismi. Mi fecero promesse non mantenute, non ricordo quel periodo con gioia. Zoff è stato un uomo di calcio, ci diede fiducia e porto grande entusiasmo. Eravamo forti e lo dimostrammo. Nedved pensavo sarebbe diventato uno dei giocatori migliori del mondo. Lo chiamavamo computer. La ripresa del campionato è stata particolare. La Juventus non regalerà punti, ma è giusto lottare per il titolo. Le sconfitte aiutano a crescere. Fondamentale che i calciatori mantengano la calma. La sconfitta con l'Atalanta può starci. In molti quando venni al club pensavano che io e Signori avremmo funzionato insieme, mi fece amare la città".

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